Salute
venerdì 11 Ottobre, 2024
di Redazione
Nel mese per la prevenzione del tumore al seno l’ufficio regionale Veneto Trentino Alto Adige di Fondazione Airc ha in programma eventi e iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere la ricerca e trovare nuove cure contro le forme più aggressive.
Il cancro al seno è il tumore più frequente fra le donne: ogni anno in Italia si registrano oltre 55.000 diagnosi, una donna su otto si ammala nell’arco della vita. Grazie alla ricerca, oggi l’88% circa di loro è viva dopo cinque anni dalla diagnosi. La sfida è però ancora aperta per il 12% circa di pazienti colpite dalle forme più aggressive, per le quali le cure non sono ancora abbastanza efficaci, come il tumore al seno triplo negativo, che risponde solo in parte ai trattamenti attualmente disponibili e colpisce soprattutto in giovane età, o i carcinomi mammari metastatici. La fondazione Airc ha destinato oltre 14 milioni di euro solo nel 2024 a progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito e ha scelto come simbolo della sua campagna un nastro rosa incompleto, come l’obiettivo che non è stato ancora raggiunto pienamente, che è quello di curare tutte le donne. In molti esercizi commerciali e farmacie sul territorio è possibile trovare la spilla con il nastro rosa, acquistabile con una donazione minima di due euro. Indossandola si mostra sostegno e vicinanza alle donne che stanno affrontando il tumore al seno.
Torna anche per il settimo anno l’iniziativa «Ciao Ale». La manifestazione si terrà il prossimo sabato presso El Barrio Café in Via San Martino a Trento, è in ricordo di Alessia Gadotti, morta giovanissima per un tumore al seno. I proventi raccolti durante l’evento e attraverso la piattaforma gofundme contribuiranno a sostenere la ricerca post-dottorato sui tumori femminili.
Tra le attività sul territorio, si ricorda che sempre a a Trento si è svolta lo scorso 29 settembre la Happy Family Run, corsa/camminata non competitiva di 5 o 10 km aperta a tutti con partenza in Piazza Duomo. La
protagonista della campagna Nastro Rosa di è Benedetta, curata per un tumore al seno quando aveva solo 25 anni nel 2020, oggi mamma di Sole e Noa. «Ho sempre sostenuto la ricerca e l’anno prima della diagnosi avevo anche posato per un calendario sulla prevenzione per le donne. Mai avrei immaginato che l’anno dopo io stessa mi sarei trovata ad affrontare, a soli 25 anni, un tumore al seno – ricorda- La diagnosi è stata uno choc, sono passata da stare bene a fissare la data dell‘intervento. Nel 2020, in pieno Covid, sono stata operata: mi hanno tolto tutto. L’anno successivo all‘intervento è stato il peggiore della mia vita: sentivo rabbia e nessuno stimolo, il vuoto, ho dovuto lavorare su me stessa per metabolizzare l’operazione». Poi la ripresa nel 2021. Negli ultimi quarant’anni la ricerca ha portato a progressi straordinari per il trattamento del tumore al seno, fra interventi chirurgici sempre più conservativi e rispettosi del corpo, trattamenti radioterapici meno tossici e più brevi, terapie più precise e mirate. Airc sostiene la ricerca continuità da quasi sessant’anni con i suoi seimila esperti, per trasformare il proprio lavoro in opportunità terapeutiche che possono salvare la vita di una donna.
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