la tragedia

martedì 12 Novembre, 2024

Ala, ritrovato morto Eugenio Bullo. Era andato a funghi

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Il 79enne era scomparso lo scorso 19 ottobre. Un malore o una caduta fatale la possibile causa del decesso

È di un uomo di 79 anni, Eugenio Bullo, il corpo senza vita ritrovato ieri dai vigili del fuoco volontari di Ala nel bosco in località Sega e rimane ancora da chiarire la dinamica di una morte che avvisati di un’auto abbandonata nella boscaglia, i volontari si sono recati sul posto nel pomeriggio di ieri ritrovando dopo poco l’uomo riverso a terra ai piedi di un dirupo, ormai senza vita. L’anziano, che viveva con la compagna di 82 anni a Contrada Vendri di Santa Maria in Stelle (VR), era uscito di casa venerdì 19 ottobre nel primo pomeriggio, poco dopo le 14. Di lui, poi, si sono perse quasi tutte le tracce fino all’epilogo, tragico, di ieri sul versante trentino dei Lessini.
Le forze dell’ordine che si sono messe alla sua ricerca dopo che il figlio Nicola, avvertito che il padre non era rientrato a casa, aveva sporto denuncia di scomparsa, hanno ricostruito alcuni passaggi dei movimenti dell’uomo anche se rimane misterioso perché l’uomo abbia deciso di andare sui Lessini in un giorno nel quale aveva annunciato avrebbe fatto tutt’altro: nel pomeriggio del 19 ottobre Bulli aveva infatti prelevato allo sportello Unicredit un centinaio di euro, alle 18 è stato poi visto per l’ultima volta al bar Centrale di Quinto. Ma l’anziano, uscito, aveva detto, per acquistare la maniglia di una porta, non è più rientrato a casa e da allora di lui si erano perse le tracce. «Sto andando a fare il riconoscimento della salma», ha detto il figlio Nicola Bullo, nel tardo pomeriggio di ieri, «mi hanno telefonato per dirmi che l’auto di mio padre era stata trovata. Ma io non ho visto dov’è stato ritrovato il corpo. Non so cosa possa essere accaduto». Gli accertamenti per capire cosa sia successo nei boschi di Ala sono ancora in corso, sul posto si sono recati sia la polizia municipale di Ala che i carabinieri. Sul corpo dell’uomo non sono stati rinvenuti segni di violenza e le ipotesi, in attesa di rilievi più specifici, rimangono al momento tutte aperte: un malore, una caduta in un posto impervio o un gesto estremo, le possibilità sono tutte al vaglio degli inquirenti in cerca di elementi che possano chiarire cosa è accaduto all’uomo.
L’anziano, si è ricostruito fino ad ora riguardo ai suoi movimenti, è uscito di casa lo scorso 19 ottobre lasciando il borsello con il cellulare, ma portando con sé solo la carta d’identità, la patente e il bancomat con il quale, come detto, ha fatto un prelievo di contanti. Ieri pomeriggio l’epilogo peggiore, quello più temuto dopo così tanti giorni senza sue notizie, ma le domande aperte sui movimenti di Eugenio Bullo e quanto gli è successo sui Lessini rimangono ancora numerose.