La storia
martedì 23 Gennaio, 2024
di Redazione
Alex Tomasi, 38 anni, project manager al Servizio Innovazione del Comune di Trento, parlando dei suoi hobby si definisce «molto impegnato nel volontariato»: è nei Vigili del Fuoco, collabora con la Parrocchia per la gestione del cinema parrocchiale ed è nel comitato che organizza la sagra di Mattarello.
Quando e come hai iniziato la tua attività di volontariato?
«È una decina di anni che svolgo attività di volontariato. Ho iniziato con la sagra di paese, poi ho continuato con il cinema parrocchiale e con i Vigili del Fuoco. Sono stato introdotto da altre persone che mi hanno invitato a partecipare, chiedendomi se potesse piacermi l’idea. E sì, mi piace».
Un episodio, un ricordo, una persona incontrata durante l’attività che ci tieni a raccontare?
«Con i Vigili del Fuoco mi sono reso conto che, al di là degli interventi, c’è dietro una famiglia. Mi sono ritagliato uno spazio nella squadra come cuciniere del gruppo, tendenzialmente se ci sono momenti conviviali sanno che possono contare sul mio sostegno. Inoltre, Mattarello è gemellata con Ergolding, in Germania, e noi pompieri abbiamo un rapporto molto stretto di amicizia con i Vigili del Fuoco di lì. Abbiamo trovato persone fuori dal contesto trentino con cui, nonostante la distanza, il legame c’è: una/due volte l’anno ci troviamo, o a metà strada, o noi andiamo là o loro vengono qua, e passiamo una giornata insieme, per mantenere il rapporto e scambiarci idee».
Cosa ti dà il fatto di impiegare il tuo tempo per delle attività del tutto gratuite?
«Quando fai questo tipo di attività, negli anni diventi un po’ un punto di riferimento in paese. Quando sei con le altre persone vedi che ti riconoscono come impegnato socialmente e diventi anche un punto di contatto. Il volontariato, poi, ti porta a conoscere contesti diversi rispetto al tuo lavoro. Io sono un project manager, ma anche un segretario e un gestore di cinema, oltre che un vigile del fuoco».
Le vite di tutti sono sempre più frenetiche, come fai a trovare il tempo?
«Faccio tante attività di volontariato e questo significa che ho meno tempo per stare sul divano (ride, ndr). Su sette giorni, tre o quattro sono sempre impegnato, ma si tratta di una scelta che ho fatto».
Qualche suggerimento per i volontari o per invitare a diventare volontari?
«Il volontariato è un’attività che sì, occupa molto tempo, ma non serve solo agli altri, serve anche a chi lo fa. Per stringere rapporti e amicizie, per socializzare, per non rimanere a casa chiuso dentro».
Il volontariato ti ha fatto conoscere meglio il posto in cui vivi e stringere amicizie?
«Assolutamente sì. Mattarello è un po’ staccata dall’ambito cittadino ed è come se fosse un paese. Con il volontariato mi ci sento più inserito, ne conosco meglio le realtà e le associazioni».
Fare volontariato mi rende felice perché…
«So di dedicare del tempo a persone che ne hanno bisogno, anche creando nuove attività».