il caso

martedì 5 Settembre, 2023

Alla materna «Piccolo Principe» genitori preoccupati per l’area sotto analisi a causa di contaminanti

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Un’area di 200 metri quadrati nel cortile della scuola è stata chiusa per ulteriori accertamenti

Corrono ancora verso il prato all’uscita da scuola. In un gesto abitudinario, i bambini del «Piccolo Principe» di Cristo Re si dirigono verso l’appezzamento di terra a sinistra del portone della scuola. Oggi è delimitato da una recinzione ma fino a poco tempo fa era il prato dove imbastire ancora qualche gioco mentre la mamma o il papà scambiano due parole con gli altri genitori o sistemano sorelline e fratellini nei passeggini prima di mettersi “in marcia” verso casa. Un’area di 200 metri quadrati nel cortile della scuola è infatti stata chiusa per ulteriori analisi, dopo che ad agosto un prelievo del terreno effettuato nella fase dei lavori preliminari al cantiere dell’asilo «Orsetto Pandi» hanno fatto emergere una potenziale contaminazione da idrocarburi leggeri.
All’uscita da scuola si legge nei bambini la gioia delle ore passate a giocare con i compagni. Negli sguardi dei genitori, invece, la spensieratezza è leggermente offuscata dalla preoccupazione che suscita quella recinzione, alleviate, in parte, dalla fiducia nelle istituzioni. «Mi fido dell’Azienda sanitaria e ho mandato tranquillamente il mio bambino a scuola oggi. Certo Trento Nord non è una zona “tranquilla” (dal punto di vista ambientale, ndr). Tutti e tre i miei figli hanno frequentato qui il nido e la materna. Mi chiedo se potrebbero avere delle ripercussioni nel caso ci fosse una contaminazione, ma non voglio fasciarmi la testa prima di sapere», racconta Gloria, che con la figlia più “grande”, alle elementari e il più piccolo al nido sta andando a prendere il figlio al secondo anno di materna.
La fiducia c’è ma è scalfita dalla carente comunicazione da parte della scuola. «So che alla rappresentante dei genitori è arrivata una mail – racconta Emanuela, che ha un bambino al secondo anno e una bambina che presto sarà inserita nel primo – A noi genitori per ora nessuna comunicazione ma dovrebbe arrivare». I prelievi di verifica sono stati effettuati il 29 di agosto e sono scaturiti da un singolo prelievo che ha fatto emergere la potenziale contaminazione poco prima. Ma molti fra i genitori che sono venuti a conoscenza della misura precauzionale presa dal Comune prima del rientro hanno ricevuto la notizia in modo “indiretto”. «Ero all’oscuro di tutto. Mi ha avvisata mia suocera che l’ha letto sui giornali . racconta Ilenia – Mio marito ed io siamo abbastanza tranquilli e confidiamo che a Trento ci sia una certa attenzione a queste questioni e che non metterebbero in pericolo la salute dei bambini». Altri lo hanno scoperto ieri leggendo l’avviso esposto sulla porta d’ingresso: «Quando ho visto la recinzione ho pensato a lavori di manutenzione, poi invece ho visto il cartello», racconta papà Daniel, che ieri è andato a prendere il figlio al termine del suo primissimo giorno fra “i piccoli”. Ma nessun timore per la situazione: «Siamo andati anche a sentire cosa dicono i Comitati (No Bypass, ndr) sulla situazione dei terreni, ma non siamo preoccupati».
E se nel cortile della scuola dovessero esserci problemi di contaminazione, c’è chi non può non pensare immediatamente anche ad altre aree frequentate dai bambini: «Sicuramente se c’è il sospetto di contaminazione controlleranno anche il parco qui vicino. Così possiamo stare tranquilli quando portiamo lì i bambini», dice Emanuela.