centrosinistra

domenica 23 Marzo, 2025

All’assemblea del Pd stoccate al centrodestra: «Inaffidabili, fanno solo promesse»

di

Oltre duecento, ieri mattina, alla Cantina sociale di La-Vis. Ianeselli: «Stiamo pianificando i prossimi cinquant’anni per la città»

Il Pd del Trentino ha fatto il punto sulle elezioni comunali ormai alle porte e assicura l’unità interna del partito. E i candidati sindaci di centrosinistra non si sono risparmiati nel punzecchiare il centrodestra: «Inaffidabile, non rispetta le promesse fatte ai cittadini». Ieri mattina, presso la sala convegni della Cantina sociale di La-Vis, si è tenuta l’Assemblea plenaria del Partito Democratico Trentino. La sala era gremita, c’erano oltre duecento persone. Arianna Miorandi, presidente dell’assemblea provinciale, è ottimista: «Il partito può fare un buon risultato. Ci sentiamo forti, governiamo già Trento, Lavis, Mori e Arco. Dove siamo all’opposizione come Riva del Garda ci sono tutte le condizioni per vincere. Una partita importante si può giocare a Pergine dove il nostro candidato sindaco non è del Pd». Alessandro Dal Ri, segretario provinciale, ha parlato della Giunta Fugatti: «Sta fallendo su ogni fronte. A partire dal sistema sanitario, liste d’attesa infinite, ai salari, più bassi d’Italia». Alessio Manica, consigliere provinciale e capogruppo, è netto: «Nessun altro partito è riuscito a presentare il numero di candidati sindaci del Pd». Una discussione, quella di ieri, che è andata oltre il confine provinciale. Per Sara Ferrari, deputata del Pd, «la premier Meloni sta isolando l’Italia nei confronti dell’Europa». Anche Andrea de Bertolini, consigliere provinciale, non ha risparmiato un commento pungente: «La capacità rigenerativa della nostra autonomia è ai minimi storici. Complice l’indebolimento del tessuto altoatesino della Svp che è allo sbando».
Roberta Mori, portavoce nazionale della conferenza delle Donne Democratiche, ha detto: «Le nostre divisioni fanno più rumore di quelle della destra, che sono al governo e dovrebbero avere la responsabilità di un’unità nel governo». È intervenuto anche Juri Andriollo, il candidato sindaco a Bolzano: «La destra è speculazione politica e ha una classe dirigente non all’altezza. Le elezioni di Bolzano per me saranno determinate dalla nostra capacità di andare a convincere uno ad uno gli elettori a cambiare».
All’incontro c’era anche il sindaco uscente di Trento Franco Ianeselli: «La destra ha fatto di tutto per dimostrare la completa inaffidabilità per la guida della città. Noi questi anni abbiamo provato ad essere un comune progettuale andando a pianificare i prossimi cinquant’anni per la città». Ha poi preso la parola Luca Paolazzi, candidato sindaco di Lavis, il quale ha ricordato: «In questi dieci anni abbiamo messo la comunità e le persone al centro. In particolare, nel periodo terribile della pandemia abbiamo capito quanto saremmo soli e deboli senza una comunità viva. Fondamentale, quindi, lavorare in questo senso». Alessio Zanoni, candidato sindaco di Riva del Garda, ha sottolineato: «La gente l’abbiamo ascoltata solo noi in quanto chi ha vinto le scorse elezioni a Riva si è poi trincerato dietro alla logica del facciamo quello che vogliamo noi». Dal commentare non si è risparmiato Dario Ioppi, candidato sindaco di Arco, che ha detto: «In questi anni abbiamo realizzato tante cose e i cittadini lo riconoscono. Le destre sono brave a unirsi quando serve, poi magari si spaccano il giorno dopo. Per questo motivo e per tanti altri è fondamentale unirci ed essere compatti in queste elezioni». Infine, hanno portato il loro contributo il candidato sindaco di Dro Lucio Matteotti, il candidato sindaco di Mori Stefano Barozzi e Alberto Tovazzi candidato sindaco di Volano.