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venerdì 26 Gennaio, 2024

Alluvioni, rischi contenuti grazie ai tagli selettivi lungo i corsi d’acqua. Le immagini dell’intervento

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L’intervento del personale dei Servizi Bacini montani e Foreste: sicurezza e tutela degli habitat

È un’alleanza che si rafforza – nel nome del contrasto al rischio alluvionale – quella che vede protagonisti il Servizio Bacini montani e il Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento. Nei cantieri lungo i principali corsi d’acqua del territorio stanno intervenendo operai specializzati che effettuano la necessaria manutenzione della vegetazione: un lavoro puntuale e costante che, senza clamore, si protrae nel tempo. Sin da fine Ottocento, con l’istituzione dei Bacini montani, una delle principali attività è rappresentata proprio dalla mitigazione del rischio idraulico; dallo scorso anno, il personale forestale collabora fattivamente in quest’opera.

Oltre ai vari interventi di trattamento della vegetazione attualmente in atto su numerosi corsi d’acqua trentini, il focus principale delle operazioni di pulizia avviate in queste settimane – e che si protrarranno fino a marzo – riguarda il fiume Adige: qui viene seguito un apposito Piano di gestione della vegetazione, strutturato in modo tale da mitigare il pericolo di esondazione attraverso una presenza “equilibrata” della vegetazione in alveo, nella consapevolezza del valore ambientale e paesaggistico che questa presenza comporta, ma anche dei rischi idraulici che una massa vegetale eccessiva può comportare al verificarsi delle piene.

Gli interventi riguardano una ventina di chilometri di alveo. Nel 2023 erano state raccolte circa 2.200 tonnellate di materiale, destinato alla produzione di cippato. Il taglio comporta sempre un impatto importante, tanto che il nostro occhio talvolta sopravvaluta la massa asportata, mentre in estate quando la chioma degli alberi è ricoperta dalle foglie la percezione del taglio eseguito è minore, fino a sembrare inefficace.