opere
lunedì 14 Ottobre, 2024
di Redazione
Prevenire e attenuare le conseguenze delle alluvioni. Un obiettivo importante – perché tocca direttamente la sicurezza delle comunità locali – al quale guarda lo stanziamento di 31 milioni 82mila euro, secondo quanto previsto dal Piano degli interventi del Servizio Bacini montani per la XVII legislatura.
Il documento è stato approvato dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli e definisce gli interventi programmati fino al 2028 per la manutenzione diffusa di alvei e versanti, oltre che per la realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica e forestale. “L’allerta meteo di questi giorni e gli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra provincia in primavera ed estate – in particolare a Vigolo Vattaro e nella zona produttiva di Mattarello – rendono evidente ancora una volta quanto sia importante continuare a lavorare per la prevenzione delle alluvioni” osserva l’assessore Zanotelli, nell’evidenziare come con ben 18mila briglie e 900 chilometri di argini, il Trentino abbia messo in campo un imponente sistema di difesa, potenziato dal Servizio Bacini montani grazie al nuovo aggiornamento del Piano degli interventi. “Queste opere riducono significativamente i danni, ma non possono eliminare completamente i rischi – continua l’assessore -. È quindi fondamentale che ogni cittadino sviluppi una maggiore consapevolezza: in caso di alluvione, ogni piccolo gesto di prudenza può fare la differenza. Un appello che mi sento di lanciare specialmente in questa Settimana della Protezione civile”.
Il Piano è stato illustrato oggi dall’assessore insieme al dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e al dirigente del Servizio Bacini Montani Lorenzo Malpaga.
Aggiornato con le maggiori risorse stanziate con l’assestamento di bilancio 2024-2026, il Piano degli interventi di sistemazione idraulica e forestale comprende anche gli interventi di somma urgenza dello scorso luglio 2024 sul rio Stanghet e sul rio Lavina Grande. Gli interventi sono stati condivisi con i 166 Comuni e Comunità.
Sono quattro gli interventi cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): mitigazione della pericolosità idraulica del fiume Adige in località Vela; riqualificazione del fiume Brenta a monte di Roncegno; ripristino delle sezioni di deflusso e di riqualificazione ambientale della Brentela di Levico; mitigazione della pericolosità idraulica del fiume Adige in località Valdiriva a Rovereto. È inoltre programmato l’intervento di realizzazione dei rialzi sugli argini della sponda destra sul fiume Sarca ad Arco, a seguito del finanziamento statale per la mitigazione del rischio idrogeologico.
È confermata la previsione di dedicare agli interventi riguardanti il miglioramento ambientale – in particolare agli ambiti fluviali che ospitano o potrebbero potenzialmente ospitare la trota marmorata – almeno il 3% dell’importo complessivo degli interventi che verranno approvati e finanziati nel corso di ciascuna annualità senza comportare un incremento della spesa programmata.