L'assemblea
domenica 5 Marzo, 2023
di Davide Sgro
Un’associazione “diversamente giovane” ma ferma nei suoi principi e valori fondanti, che guarda al futuro nonostante le critiche e si pone l’obiettivo di tornare alla socialità affievolitasi con il Covid. Di questo e di molto altro si è discusso questa mattina a Mezzocorona in occasione dell’annuale assemblea sezionale del gruppo ANA sezione di Trento, dove gli oltre ventiduemila soci, attraverso la rappresentanza dei 651 Delegati, sono stati chiamati a votare per il rinnovo delle cariche associative. Riconfermato come presidente il dottor Paolo Frizzi, ripresentatosi come candidato unico a conclusione del suo primo triennio alla guida del consiglio sezionale. Durante il corso dell’assemblea è stato celebrato il 2022 come un anno ricco di eventi riusciti nel migliore dei modi, ma sono state spese delle parole anche riguardo a temi importanti, come la reintroduzione della leva obbligatoria, le difficoltà nell’avere un ricambio generazionale e le accuse di molestie in occasione dell’Adunata di Rimini dello scorso anno.
Assemblea al Palarotari
L’Assemblea si è svolta nella prestigiosa cornice del Palarotari, in presenza di una moltitudine di penne nere che lì erano giunte dopo aver reso gli Onori al Vessillo e sfilato poi in corteo per le vie della borgata di Mezzocorona. Località scelta non a caso: per la prima volta dopo oltre cinquant’anni, infatti, questo solenne momento assembleare non si è svolto nel capoluogo, con l’obiettivo di dare maggior risalto al territorio: «Ricordiamo che non è Trento, ma il Trentino ad esserci caro, e la sua forza morale ed umana è un patrimonio che va preservato e tutelato da parte di ognuno» ha spiegato Frizzi, che in questo rinnovato impegno avrà la responsabilità di dover riportare gli Alpini trentini ad un grado di normalità e ad un vigore che in una società post-Covid faticano a tornare.
L’intervento di Frizzi
In un lungo intervento, il presidente Frizzi ha ricordato i 538 soci andati avanti tra il 2020 ed il 2021, per poi fare una carrellata delle numerosissime attività svolte nel corso del 2022. Con uno sguardo al nuovo anno, invece, Frizzi ha tenuto a sottolineare che nel consiglio sezionale del 24 febbraio scorso, è stata proposta a livello nazionale una raccolta fondi per sostenere la Turchia dopo il terribile terremoto che l’ha vista tristemente protagonista. Ha ricordato inoltre che proprio quest’anno cade il settantesimo anniversario dalla fondazione del giornale “Doss Trent”, nato nel ’53.
L’opinione sull’adunata di Rimini e le accuse di violenza
Riguardo alle critiche circa gli episodi di molestie avvenuti durante l’Adunata di Rimini dello scorso anno, Frizzi è intervenuto così: «Qualcuno ha provato ad infangare e minare il nostro piano valoriale, utilizzando la nostra associazione per un tiro al bersaglio mediatico. I giorni successivi a Rimini abbiamo sofferto in un composto silenzio, pur a fronte di accuse ed insulti che sembravano non aver mai fine, e che certo non ci potevano lasciare indifferenti. Più che le accuse di molestie, hanno fatto male le parole di chi non ha esitato a definirci “cani rabbiosi, ubriaconi molestatori, e finanche porci con il cappello alpino”. Chi ci ha attaccati risponderà davanti alla giustizia, ma sappiate che l’ANA è e resta sana nei principi, nei propositi e nei gesti. Andiamo dunque a Udine (per la 94° Adunata nazionale in programma dall’11 al 14 maggio) con animo sereno, ben consci che il rispetto e l’attenzione che gli Alpini hanno sempre riservato al prossimo, a prescindere dal genere o dal colore della pelle: una legge non scritta ma incrollabile per ogni Alpino».
Gli ospiti e le dichiarazioni di Fugatti
Fra le numerose autorità presenti, è intervenuto il Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti che ha dichiarato: «Siete un esempio civico e un valore per l’Autonomia trentina: grazie per quanto fate ogni giorno con impegno e dedizione nelle comunità, per quanto fatto durante il Covid e nelle numerose attività. Ricordo all’impegno profuso nella raccolta di mezzi e generi alimentari per le popolazioni purtroppo coinvolte dal conflitto in Ucraina. Il contributo dato durante il concerto di Vasco Rossi, dove le persone hanno trovato in voi un punto di riferimento anche nelle piccole cose, si trattasse di fornire una bottiglietta d’acqua o dare un’indicazione stradale». Riguardo il tema delle molestie Fugatti ha risposto così: «Non saranno certo delle fantomatiche ricostruzioni giornalistiche a mettere in discussione il valore che rappresentate, il vostro spirito civico, la vostra attenzione al prossimo, il vostro rispetto morale verso le persone».
Il mondo giovanile
Durante il corso dell’Assemblea si è parlato anche dei giovani e delle difficoltà per quanto concerne i nuovi tesseramenti, per i quali si è registrato un calo non trascurabile di soci, dovuto, in parte, anche alla pandemia. In questo senso, Frizzi ha annunciato l’organizzazione, per il 2023, di un Campo-scuola estivo Nazionale rivolto ai giovani tra i 16 e i 25 anni, collocato sul confine tra le province di Trento e Bolzano: «con il preciso obiettivo di avvicinare i giovani, un tempo in età di leva, facendogli conoscere quel modello esperienziale provato dai loro padri e nonni».
Leva obbligatoria
Circa il tema della leva obbligatoria, Frizzi ha affermato: «Ormai da tempo sosteniamo a gran voce la necessità di un suo ripristino, seppur con modalità di impegno e finalità diverse dal modello tradizionale. Il servizio militare è un servizio reso alla Patria, lo era una un tempo e continuerà ad essere fucina del volontariato».
I numeri
A conclusione del suo intervento, Frizzi ha fornito un po’ di dati circa il tesseramento dell’anno 2022, attestatosi su 22’267 soci. Il problema del ricambio generazionale, come in tutte le associazioni, è un problema serio, e Frizzi ha voluto evidenziare che: «i soci con età inferiore ai 40 anni rappresentano l’1%; il 15% è tra i 40 ed i 49 anni; il 23,20% tra i 50 ed i 59; il 23,60% tra i 60 ed i 69 ed infine il 37% al di sopra dei 70 anni».
Esattamente il 60% dei soci ha più di sessant’anni: «abbiamo ancora tanto da fare e dunque “avanti coi scavi”: la strada di questa associazione è ancora lastricata, non solo di buoni propositi ma anche di progetti concreti. Riviviamo senza timori la nostra voglia di socialità e di continuare a far bene quello che sappiamo fare meglio: aiutare gli altri» ha concluso.
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