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giovedì 13 Luglio, 2023

Alto Garda, 500 domande per 10 case Itea

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Il problema degli alloggi endemico, e cresce la richiesta delle famiglie di contributo integrativo per pagare il canone di locazione

La graduatoria provvisoria per l’assegnazione degli alloggi Itea è pronta, e dopo la doverosa esposizione di trenta giorni per raccogliere eventuali osservazioni, ai primi di agosto diventerà effettiva. Tramite la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, nel 2022 sono pervenute 480 domande per le case gestite dall’Istituto trentino per l’edilizia abitativa, ma gli appartamenti disponibili sono «meno di dieci», come ha spiegato l’assessora alle politiche socio-assistenziali della Comunità Tiziana Betta, che ieri ha fatto il punto della situazione alloggi Itea insieme al collega assessore al patrimonio Lino Fruner. «Itea ha garantito che ne dovrebbero presto arrivare altri, pronti per essere assegnati ai richiedenti» continua Betta, aggiungendo con soddisfazione che «delle 66 domande che sono state escluse dal conteggio totale, 21 hanno infine ricevuto un alloggio, e di questo non possiamo che essere soddisfatti».
In realtà, la Comunità di Valle ha fatto da mediatore per 1.137 domande, tra quelle relative all’alloggio e quelle – in lieve crescita – per ricevere il contributo integrativo per pagare l’affitto.
La situazione, anche nell’Alto Garda, è quella dei grandi numeri in un territorio popoloso ma che mostra un benessere diffuso, almeno in superficie. Le cifre però sono stabili. Negli ultimi tre anni, le domande per la casa Itea hanno subito una variazione minima, al contrario di quelle per il contributo sull’affitto, in lento aumento.
Le famiglie a reddito basso che si rivolgono all’Itea restano tante (Drena è l’unico comune senza richieste) e dagli uffici si tiene a precisare che da quest’anno, alla presentazione della domanda non è più necessario accompagnare la marca da bollo da 16 euro, prima obbligatoria. «Bisogna far sapere anche questo – precisa Betta – perché 16 euro possono fare la differenza quando si parla di arrivare alla fine del mese. Oggi questi 16 euro non sono più da pagare».
Per quanto riguarda gli alloggi Itea disponibili, sono pochi: meno di dieci. Altri – 86 – sarebbero inagibili e in attesa di interventi di ristrutturazione. Itea avrebbe la possibilità, secondo il Prg, di edificare altre palazzine nei comuni di Riva del Garda, Arco e Nago Torbole, ma al momento, nulla è stato comunicato alle amministrazioni.
Intanto, però, 358 famiglie di origine comunitaria e 122 di origine extracomunitaria hanno fatto richiesta di casa, mentre il contributo integrativo è stato richiesto da 461 famiglie comunitarie e 96 extracomunitarie. Nell’Alto Garda si può accedere anche ad un altro filone di contributi, quelli recentemente stanziati dalla Provincia in sostegno al canone di locazione nelle zone considerate «periferiche e svantaggiate». In zona, possono chiedere questo aiuto i residenti di Drena, Tenno e Ledro con redditi bassi ma non così tanto da rivolgersi a Itea, e il contributo è maggiorato se si tratta di giovani coppie sotto i 35 anni. Naturalmente per accedere ai contributi c’è bisogno di un affitto regolare.