Il lutto
domenica 30 Giugno, 2024
Alto Garda in lutto per la morte di Pietro Massafra, colonna della Virtus Basket
di Redazione
Giocatore, allenatore, dirigente, se n'è andato all'età di 70 anni. Il ricordo (commosso) della società: «È stato uno dei cuori che battevano in biancorosso. E lo è stato in modo naturale, franco, sincero»

Per tutti era Maffi e in quel diminutivo c’era tutta la storia del basket altogardesano, ma anche l’affetto sincero, spontaneo, riconoscente di intere generazioni di ragazzi che con lui hanno scoperto non solo la pallacanestro e le prime regole della vita e dello sport.
È morto a 70 anni Pietro Massafra che alla Virtus è stato tutto: allenatore, dirigente, giocatore, ispiratore e concretizzatore. «Quasi trent’anni di Virtus – lo celebra la stessa società – Quella Virtus più difficile, quella Virtus che cresceva all’oratorio all’ombra del Gs Riva che si era reso autonomo. Quella Virtus che ha avuto Giorgio Galas, Enzo Santorum e i Zanetti quali factotum, presidenti segretari, allenatori… In quella Virtus cresceva Pietro Massafra (Maffi), in quella Virtus è stato giocatore, allenatore, dirigente… tutto. È stato uno dei cuori che battevano in biancorosso, per la sopravvivenza della società, per la sua crescita. E lo è stato in modo naturale, franco, sincero».
Centinaia (per non dire migliaia) di ragazzi che hanno calpestato il parquet (prima il cemento o l’asfalto) dall’inizio degli anni Settanta a metà anni Novanta si sono incrociati (o come compagni di squadra o al minibasket o avendolo come allenatore delle giovanili) con Pietro Massafra. Ha giocato, insegnato, plasmato. Ha insegnato le leggi dello sport e del divertimento (e quante partite vinte grazie al suo mitico schema “pugno”).
Maffi ha lasciato un ricordo indelebile, ma un ricordo veramente positivo ed entusiasta, in tutti. Basta scorrere i social o sentire i protagonisti, i vecchi presidenti, i giocatori che a quel tempo erano bimbi e ragazzi. Maffi ha segnato un’epoca pionieristica, di quando la Virtus era anche feste per raccogliere risorse, di spensierate serate con canottieri, arcieri eccetera eccetera. La Virtus lo piange quale testimone di un’era e quale colonna fondante e portante di una storia che in questo 2024 compie ottant’anni.
Massafra aveva lavorato in cartiera; con il matrimonio si era trasferito a Tenno e il basket è sempre stato la sua stella polare. Grande persona, un uomo buono che trasmetteva entusiasmo, la grinta di uno sportivo vero che sul campo e fuori rispetta tutti, ma non si risparmia mai. Della Virtus è stato colonna portante, artefice di una continua crescita, sempre disponibile per i suoi ragazzi che infatti lo hanno adorato, generazione dopo generazione.
Il funerale sarà martedì alle 14.30 nella chiesa del Rione Degasperi. La sepoltura nel cimitero di Tenno.
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