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venerdì 20 Settembre, 2024

Amazon ritira le t-shirt pro-orso e anti-Trentino. La Provincia: «Erano offensive»

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La decisione dopo la protesta della Provincia autonoma di Trento. Le magliette invitavano a boicottare il territorio

T-shirt e altri gadget con slogan e l’hashtag #regioneammazzaorsi riferiti al Trentino non saranno più acquistabili su Amazon. Dopo la segnalazione inoltrata ad agosto dalla Provincia di Trento, in particolare dalla sua avvocatura, che lamentava come si trattasse di prodotti dai contenuti lesivi dell’immagine del Trentino, il colosso dell’e-commerce, tempo un mese, ha risposto formalmente facendo sapere di aver provveduto a rimuovere i prodotti in questione dal sito Amazon.it. Prodotti spesso accompagnati dallo slogan «Io boicotto il Trentino» con immagini di orsi. Ora, per la verità sul noto sito alcuni capi di abbigliamento sono ancora in vendita, ma evidentemente la procedura di completa rimozione necessita dei suoi tempi tecnici. Di certo la Provincia di Trento continuerà a monitorare e, nel caso, a segnalare tempestivamente alla succursale italiana di Amazon, appunto Amazon EU sarl.
La risposta del colosso
Era il 13 agosto quando gli avvocati della Provincia hanno inoltrato formale lettera al colosso dell’e-commerce per segnalare la vendita online di t-shirt, maglie, ma anche altri gadget come tazze, che screditano il Trentino, invitando a boicottarlo, etichettandolo come «Regione ammazza orsi», questo in riferimento agli esemplari che la Provincia ha ordinato di abbattere, ultima in ordine di tempo Kj1, l’orsa uccisa a fine luglio scorso, dopo che aveva aggredito un turista francese nei boschi sopra Padaro di Arco. Prodotti, questi, ritenuti lesivi dell’immagine del territorio. Di qui la richiesta di ritirare quegli articoli, di cui è stato indicato relativo codice e venditore, dalla vetrina online. Pochi giorni fa, per la precisione martedì, la risposta da Milano. La sede italiana della multinazionale di commercio elettronico statunitense ha fatto sapere di aver rimosso i prodotti contestati, precisando comunque come grafiche ed espressioni siano opera di terzi e che Amazon non contribuisce in alcun modo alla realizzazione, alla scelta di design e di diciture che vengono riportate su capi e altri oggetti. Insomma, la responsabilità è degli autori che si muovono in autonomia per quanto riguarda la personalizzazione dei prodotti e la relativa vendita. E lo fanno sulla base di un determinato contratto in cui dichiarano, o meglio garantiscono ad Amazon, che quel materiale che promuovono e vendono non è lesivo dei diritti altrui, che, insomma, non crea danni a terzi, non è offensivo.
La segnalazione
La Provincia, sempre attenta a monitorare la Rete, a partire dai social, ha già proceduto per offese e minacce rivolte al governatore Maurizio Fugatti, da parte di leoni da tastiera di turno (già diverse le querele formalizzate). Anche in questo caso piazza Dante si è mossa per segnalare prodotti che creano un danno all’immagine del Trentino e che per questo non devono più essere commercializzati. Una richiesta, quella di toglierli dal mercato online, che Amazon ha scritto di aver assecondato.