Il funerale
mercoledì 12 Aprile, 2023
di Benedetta Centin
Le scarpe da montagna, poggiate alle estremità della bara bianca, ma anche gli occhiali da sole fascianti che usava per l’attività sportiva all’aperto, e un capo di abbigliamento. Sono questi gli oggetti che i familiari di Andrea Papi hanno poggiato, assieme ad un cuscino di fiori bianchi, sul feretro di legno chiaro accolto fin dalla tarda mattinata nella chiesa parrocchiale di Caldes, in attesa dei funerali. In tantissimi si sono presentati oggi per l’addio al runner di 26 anni ucciso esattamente una settimana fa, mercoledì pomeriggio, nel bosco vicino casa da un orso che ora è stato identificato attraverso il dna.
Una lunga processione: centinaia e centinaia di persone che si sono messe in fila per riuscire ad accedere alla chiesa e salutare i parenti del ragazzo. E cioè mamma Franca, papà Carlo, la sorella Laura e la fidanzata Alessia Gregori. Abbracci, baci e parole di conforto tra le lacrime. Fuori dalla chiesa tantissimi compaesani. Commossi, provati. Un’intera comunità che si unisce al dolore della famiglia in questa giornata in cui è stato dichiarato il lutto cittadino anche negli altri comuni della val di Sole. Alle tre suoneranno le campane anche in tutte le parrocchie delle valli e verrà rispettato un minuto di silenzio.
«Siamo qui in tantissimi. Siamo un po’ tutti sconvolti, le nostre lacrime si confondono con quelle dei familiari, ci affidiamo a Dio perché queste tragedie non si ripetano più» le parole del parroco don Renato Pellegrini ad inizio cerimonia salutando i parenti di Andrea Papi, autorità, associazioni e amici. «Sono giorni di dolore, di sofferenza e rabbia – ha aggiunto nel corso dell’omelia – non ce lo nascondiamo. Sono convinto che la comunità troverà la speranza. Continuerà a credere che la vita è bella. Andrea ora è certamente con Gesù ma rimarrà anche in noi, lo porteremo con noi, nei nostri pensieri, per una vita serena e gioiosa come lui l’ha voluta. Ti salutiamo con affetto, dolore, nostalgia. Rimani con noi, aiutaci a non arrenderci, a vivere sulle nostre strade come tu sei vissuto».
Le parole del padre
Al termine della cerimonia ha preso parola Carlo Papi, padre di Andrea: «Dopo quanto accaduto – ha detto – non riusciamo a farcene una ragione, non riusciamo a perdonare. Ci hai dato tante gioie, tante soddisfazioni. Sei sempre stato un ragazzo solare ed educato. Ricco di entusiasmo, riempivi la vita di chi ti stava intorno. Andrea, aiutaci tu a colmare questo enorme vuoto. La nostra famiglia è distrutta e non sarà più la stessa. Aiutaci a trovare la pace. Aiuta me e la mamma a superare questo dolore disumano. Oggi per noi le notti sono lunghissime, piene di ricordi, di angoscia e di rabbia. Rabbia verso chi non ha agito prima, rabbia perché si poteva evitare e ora non si può tornare indietro. Ma non siamo gli unici a non poter dormire notti tranquilli. Chi ha la responsabilità di quanto accaduto non può dormire sonni sereni. Andrea, aiutaci a trovare dentro di noi il perdono. Il perdono per chi non riesce a chiedere scusa del proprio operato, il perdono per le cattiverie inaccettabili in questo momento. Noi, purtroppo non siamo come te, e questo perdono è veramente troppo grande per noi. Andrea, non servirà a portarti indietro, ma dobbiamo farti giustizia, darti dignità. Sarai sempre nei nostri cuori. Mi rivolgo a qualcuno qui dentro. Se qualcuno ha fatto degli errori, per cortesia, faccia un passo indietro, si tolga la corona e dica “Mea culpa”».
Al funerale erano presenti moltissimi esponenti politici trentini, dai sindaci della val di Sole al presidente della Provincia Maurizio Fugatti.