Le pagelle

sabato 10 Febbraio, 2024

Angelina Mango commuove l’Ariston, il miracolo di Ghali che canta in arabo, Santi Francesi con Skin mostruosi: le pagelle della serata cover

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Serata dei duetti molto più convincente rispetto alle altre. Molto meno pesante e più scorrevole. Beppe Vessicchio patrimonio nazionale. La pubblicità di Carolina Kostner alla Suzuki anche no

Sanremo 7
Serata dei duetti molto più convincente rispetto alle altre. Molto meno pesante e più scorrevole. Beppe Vessicchio patrimonio nazionale. La pubblicità di Carolina Kostner alla Suzuki anche no.

Amadeus 8
Prima color Barbie poi in stile principe azzurro, inutile ripeterlo, è a suo agio e non fa per nulla fatica a far bene il suo lavoro. Bravo.

Lorella Cuccarini 7
Brava e simpatica. Sul palco tranquilla e a suo agio.

Sangiovanni con Aitana “Farfalle” e “Mariposas” 6.5
Ingresso scenico approvato. La canzone è sua e si vede che lo mette a suo agio, sorridente e molto più sciolto rispetto alle serate precedenti. Sul palco si diverte e l’intesa con Aitana è bella. Carino come duetto. Esecuzione con qualche sbavatura che però ci può stare.

Annalisa con La Rappresentante di lista e il coro Artemia “Sweet Dreams” 9
Abbiamo capito che Annalisa e la scalinata di Sanremo sono rette parallele che mai s’incontreranno. Bella esecuzione così come l’arrangiamento, lei ha una voce incredibile, potente e versatile, che si mescola bene con quella de La Rappresentante di lista, la cui esecuzione non è stata da meno. Bella performance, hanno conquistato tutti. Nulla da dire. Chapeau

Rose Villain con Gianna Nannini “Medley Gianna Nannini” 6
Mancata discesa dalle scale e inizia a cantare seduta, grave colpo per il fantasenremo. Sfortunata a cantare dopo Annalisa. Il duo sulla carta era interessante ma non convince. Non è il genere di Rose Villain e si sente, troppi errori, soprattutto sul ritornello di Meravigliosa Creatura. Gianna la prende per mano e la conduce fino in fondo, ricevendo la standing ovation del pubblico. Bella la dedica di Rose alla mamma.

Gazzelle con Fulminacci “Notte prima degli esami” 6.5
Scelta azzardata, tutti l’abbiamo in testa e tutti la conosciamo. Il duo funziona. L’esecuzione non è neanche malvagia, poche imprecisioni dovute al fatto che il genere non è adatto alla voce di Gazelle. Il vero problema è che abbiamo tutti in testa la versione originale. Comunque, se la sono cavata bene.

The Kolors con Umberto Tozzi “Medley Umberto Tozzi” 7
Oggi la scalinata non piace proprio a nessuno. Unione che funziona. Duo dinamico che coinvolge. Carina anche l’interpretazione. Esecuzione con qualche sbavatura, che però ci sta. Galleria in piedi e si vola. Ibiza anche no.

Alfa con Roberto Vecchioni “Sogna, ragazzo sogna” 6.5
Ad Alfa la sua maglietta piace proprio, punto. Incontro tra due generazioni completamente diverse, bella idea. Esecuzione carina (ci sta anche la personalizzazione di Alfa) ma rimane qualche dubbio sul duo, non c’è una vera intesa tra i due cantanti, ognuno è concentrato su sé stesso. Il pubblico comunque apprezza, standing ovation e via.

Bnkr44 con Pino D’Angiò “Ma quale idea” 7
Travestiti da bravi ragazzi. Il duo funziona molto bene. Bella esecuzione, qualche piccola sbavatura, ma niente di grave, soprattutto se confrontata con l’esecuzione della serata precedente. Sono riusciti a fare loro la canzone di Pino D’Angiò. Si sono mossi bene sul palco, tranquilli e sciolti.

Irama con Riccardo Cocciante “Quando finisce un amore” 6
Più Cocciante che Irama. Nulla da dire sul compositore italo-francese, eterno Highlander. Esecuzione ni, non è la canzone adatta alla voce di Irama. Fatica molto soprattutto all’inizio, poi, probabilmente anche grazie all’aiuto di Cocciante, si riprende riuscendo a trasmettere il patos e l’energia di questa canzone. Una macchina a disel.

Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani “Che sia benedetta” e “Occidentali’s Karma” 7
Ritorno al 2017, adesso vogliamo anche il duetto tra Ultimo e Mahmood. Il duo funziona, bella intesa, il palco è il loro. Riescono a trasmettere all’ascoltatore le due emozioni completamente diverse dei due brani, cosa non scontata. Esecuzione con alcune piccole sbavature all’inizio del brano.

Santi Francesi con Skin “Hallelujah” 9
Scelta coraggiosa, così come indossare quella camicetta. Bella esecuzione. Bella intesa. Bella qualità vocale. Belle emozioni. Senza parole.

Ricchi e Poveri con Paola e Chiara “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria” inestimabili
Paola e Chiara levatevi. Il palco, il pubblico tutto il teatro è loro. Dell’esecuzione non ho ascoltato praticamente nulla perché abbiamo cantato dall’inizio alla fine. Impossibile dargli un voto, in questo caso sono inestimabili.

Ghali con Ratchopper “Medley Italiano vero” 8
Elegante, peccato per il mantello in stile Batman. Ha portato tutto il suo bagaglio culturale sul palco dell’Ariston. Bello il mix di canzoni, ben studiato. Bella anche l’esecuzione, senza imperfezioni particolari.

Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torinio “Il cerchio della vita” 6.5
Un bel giorno ti accorgi che esisti e che sono quattro serate di seguito che guardi Sanremo fino alla fine. Mai successo prima. Forse il sogno di tutti i nati tra il 1990 e il 2000. Qualche dubbio sul duo in sé, poca intesa e qualche sbavatura. Bello e preciso invece il coro di voci bianche che si occupa egregiamente del controcanto, alzando il voto alla performance.

Loredana Bertè con Venerus “Ragazzo mio” 6.5
Piccolo problema tecnico risolto con stile. Scoperto l’arcano sulla borsetta. Duetto particolare ma carino. Esecuzione così così, poco precisa con un po’ di stonature. Lei comunque mette tutta la sua energia e tutto il suo stile nel brano.

Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio “Strade” 6.5
Ma che allegra compagnia. Cappelli trovati per caso tra gli oggetti smarriti del teatro. Giolier con i suoi ospiti ha una bella intesa, insieme funzionano. Le esecuzioni sono diverse tra loro, la prima e la terza sicuramente migliori della seconda, dove ci sono troppe imperfezioni e alcune stonature. Gigi stasera si è sforzato particolarmente, venti secondi e poi si torna a casa.

Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma “La rondine” 8
Omaggio a Giuseppe Mango più che giusto. Bella e non convenzionale la scelta del quartetto d’archi, che ha reso la performance ancora più emozionante. Esecuzione buona a livello di emotività, si percepiva tutta la carica emotiva di Angelina. Tutto è stato estremamente toccante. Le imprecisioni sono finite in secondo piano.

Alessandra Amoroso con Boomdabash “Medley” 7
Omaggio al mare, al sole, allo ientu, l’allegria è quella di una festa di paese in Salento. Bel duo, in questo caso il tormentone estivo ci sta. Peccato per la poca precisione in alcuni punti.

Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra “Omaggio a Ennio Morricone” 6
Cosplay da contrabasso discutibile, così come l’arrangiamento. Una fusion che non funziona, così come la preparazione del pianoforte. La musica (meravigliosa) di Morricone lo sovrasta.
Bello l’intervento finale.

Mahmood con Tenores di Bitti “Come è profondo il mare” 7.5
Duetto particolare, bella l’idea di portare la tipicità sarda, che è anche una parte di lui, sul palco dell’Ariston. Esecuzione buona. La canzone è difficile però lui riesce a cavarsela.

Mr. Rain con Gemelli Diversi “Mary” 7.5
Verde la speranza mai si perde. La canzone ha un significato molto profondo, che si collega bene hai temi che tratta sempre Mr. Rain. il duo funziona bene. Bella esecuzione, senza imperfezioni. Bello l’intervento delle farfalle olimpiche.

Negramaro con Malika Ayane “La canzone del sole” 8
Uno di quei classiconi che vengono distrutti dai flauti dolci degli studenti delle scuole medie. Due bellissime voci unite in una fusione che funziona. Bella interpretazione, che è riuscita a trasmettere. A loro agio sul palco e bella intesa. Buona esecuzione senza sbavature con un ottimo controllo vocale di entrambi.

Emma con Bresh “Medley Tiziano Ferro”

Il Volo con Stef Burns “Who wants to live forever” 8.5
Bravi. Avevo qualche dubbio sulla scelta della canzone e invece sono riusciti a padroneggiarla bene. Nulla da dire sull’esecuzione. Bella anche l’interpretazione.

Diodato con Jack Savoretti “Amore che vieni, amore che vai” 7.5
Bella l’unione di musica e teatro. Il duo funziona, la canzone è bella impegnativa ma loro riescono a padroneggiarla.

La Sad con Donatella Rettore “Lamette” 6.5
In stile superchicca. Riescono a padroneggiare bene la canzone. Il duetto funziona, non ho capito la Rettore in centro con loro che gli girano intorno. Bello, comunque, il messaggio che stanno cercando di far passare i La Sad.

Il Tre con Fabrizio Moro “Medley Fabrizio Moro” 7
Il Tre ha dimenticato le camicie a casa, poverino è costretto a cantare a torso nudo. Il duo funziona. Carina l’esecuzione senza grandi sbavature.

BigMama con Gaia, La Nina e Sissi “Lady Marmalade” 7
Performance che ci sta. Bene eseguita e con un suo stile. Il quartetto ha una bella intesa e bel controllo del palco. Brave

Maninni con Ermal Meta “Non mi avete fatto niente” 7.5
La canzone è sempre bella. Maninni praticamente sostituisce Moro, e be lo fa bene. Bella esecuzione. Bravi

Fred De Palma con Eiffel 65 “Medley Eiffel 65” 7
Il duo funziona. Bella unione. Bella anche l’esecuzione, piccole sbavature che ci possono stare.

Renga e Nek “Medlery Renga-Nek” 7.5
Egocentrismo portavi via, «Loro si scrivono, lo si compongono». Sono le loro canzoni quindi lo stile lo riescono a padroneggiare bene. Funzionano bene, come due compagni di banco.