Animali

giovedì 22 Agosto, 2024

La lunga estate del canile di Rovereto: «Abbandoni ormai rari ma il lavoro è immane»

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Il responsabile Raffo: «Il Comune ci ha tolto il servizio pensione. Eppure la richiesta aumenta»

Se per molti l’estate è la stagione più amata, con ogni probabilità non lo è per i cani e gli altri animali domestici. Per fortuna, grazie a una sensibilità gradualmente cresciuta negli anni, alla partenza per le vacanze le famiglie che compiono la scelta odiosa di abbandonarli a bordo strada, per determinate categorie di «cittadini a quattro zampe» i disagi restano. È quindi un periodo di lavoro intenso per chi se ne occupa, da volontario o professionista, alle prese con i cani, cuccioli specialmente, lasciati un po’ troppo liberi da pastori e malgari che finiscono per gravitare a bordo strada a quelli che hanno subito un affidamento «fai da te» magari da altre regioni e poi si sono rivelati, fuori tempo massimo, essere troppo «problematici» e quindi lasciati senza tanti complimenti davanti ai canili. In quello di Rovereto, gestito dalla onlus Arcadia, il lavoro non manca. «Quest’anno tra cani persi o abbandonati i nuovi ingressi sono stati 18, per la maggior parte lasciati dai pastori, tra i quali spesso manca ancora la cultura della sterilizzazione. Il trend degli abbandoni è però diminuito del 30% rispetto al 2019», spiega Pierluigi Raffo, responsabile della struttura per l’associazione. Ma tra animali feriti, percorsi di riabilitazione di animali problematici, corsi per «cittadini a sei zampe» (ovvero con i padroni), animali sequestrati, e anche un sospetto caso di rabbia che ha obbligato lo staff a mettere in atto le complicate procedure di isolamento, da fare c’è tanto e l’estate è un momento critico. Un lavoro immane per cui chiede al Comune di fare di più per supportarlo. Con il nuovo capitolato (l’associazione ha rinnovato l’appalto a febbraio dopo complesse vicende legali) il canile non può più svolgere il servizio pensione. «Il Comune ci ha messo molti paletti, un tempo potevamo ospitarne 4-5 in continuità per 15 giorni, erano attività preziose perché non era solo una pensione, ci occupavamo del benessere degli animali. Oggi viene meno questa funzione e molti non trovano posti. O meglio, si rivolgono a dog sitter informali che non sono nella situazione di gestire le eventuali situazioni critiche». Sono sempre di più le famiglie roveretane che non possono portarsi gli amati animali durante i viaggi a vagliare l’ipotesi di ricorrere a un “hotel” per cani. La pensione «Paradise» di Loppio, aperta sin dal 1985, è una di quelle dalla tradizione più consolidata. «Negli ultimi anni in estate, specie a ridosso di ferragosto, siamo spesso pieni, come durante la settimana di ferragosto, ma vale sempre la pena tentare», racconta Barbara che ci lavora da anni. «Aumentano anche le richieste nelle altre stagioni, ragione per cui ora abbiamo anche dei box riscaldati. In genere – spiega – ci chiedono permanenze di una settimana, massimo 15 giorni, ma iniziamo ad avere richieste più prolungate».