Il caso
sabato 1 Marzo, 2025
Anziana uccisa, il legale della figlia: «Convivenza gravosa e quotidianità difficile. Ora è prostrata»
di Redazione
L'avvocato Canestrini: «La mia assistita versa in uno stato di estrema prostrazione e saranno necessari approfonditi accertamenti sulla sua imputabilità»
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«La mia assistita versa in uno stato di estrema prostrazione e saranno necessari approfonditi accertamenti sulla sua imputabilità», esordisce con queste parole l’avvocato Canestrini che assiste Francesca Rozza, la sessantunenne che questa mattina, attorno alle 5.30, avrebbe ucciso la madre di 91 anni nel suo appartamento di via Deledda a Riva del Garda. «È indubbio che il rapporto con la madre fosse segnato da una lunga e gravosa convivenza, nella quale il progressivo deterioramento delle condizioni dell’anziana aveva reso sempre più difficile la gestione quotidiana – ha continuato l’avvocato – Sarà fondamentale comprendere fino a che punto questa situazione abbia inciso sulla volontà della vittima e se ci si trovi di fronte a un dramma che impone una riflessione più ampia sul confine tra aiuto, disperazione e responsabilità penale».