Il progetto

mercoledì 17 Gennaio, 2024

Aprirà a breve un Centro Antiviolenza a Rovereto, il secondo in provincia dopo quello di Trento

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Presentato in conferenza stampa questa mattina il nuovo servizio rivolto alle donne in difficoltà attivo dal prossimo marzo

La difesa dei diritti delle donne assume un’importanza fondamentale nel momento storico attuale, caratterizzato da una situazione emergenziale, anche a livello locale, dovuta agli episodi sempre più frequenti di violenza nei confronti delle donne. In quest’ottica l’Amministrazione comunale ha avviato da tempo un confronto, a seguito di procedura di bando pubblico, con l’Associazione Coordinamento Donne Onlus, assegnataria del contributo. Si tratta di un’associazione con sede a Trento dove gestisce attualmente l’unico centro antiviolenza. Nata nel 1983 come espressione organizzata del movimento delle donne, costituita in associazione nel 1989, con il duplice obiettivo di difendere i diritti delle donne e di dare valore al loro “fare” e alla loro capacità di relazione.
A seguito di verifiche e sopralluoghi, d’intesa con l’Associazione Coordinamento Donne Onlus sono stati individuati, all’interno di un immobile sito nel centro di Rovereto, alcuni locali idonei a essere utilizzati per l’apertura a Rovereto della sede di un nuovo Centro Antiviolenza.
La sede individuata e che verrà concessa in uso all’Associazione è di proprietà comunale e si trova all’ interno dell’immobile di via Flaim 20 a Rovereto, dove sono presenti altri spazi pubblici già utilizzati per varie attività.

«Si tratta del risultato di un lavoro di alcuni mesi e di un confronto con l’Associazione Coordinamento Donne che si è concretizzato poi nell’individuazione di uno spazio fisico a Rovereto quale sede operativa e punto di ascolto per le donne in difficoltà che vogliano sottrarsi alla violenza – ha spiegato la Sindaca reggente Giulia Robol – Il bacino di utenza è rivolto anche al territorio allargato per il quale la nostra città è un punto di riferimento anche per altri servizi, raggiungendo anche l’Alto Garda per raccogliere le molte richieste che arrivano e per le quali si auspica anche l’apertura di altri presidi simili».

«Le esigenze emerse da parte dell’Associazione assegnataria del servizio sono molteplici – ha aggiunto l’Assessora alle Pari Opportunità Micol Cossali – e mirano sostanzialmente a coprire la necessità di una sede idonea che garantisca riservatezza alle donne che qui si rivolgono per chiedere aiuto, sia verso l’esterno che all’interno degli spazi disponibili. La dislocazione, vicina al centro della città, dotata di parcheggio e facilmente raggiungibile con mezzi pubblici, rende più facile l’accesso a quello che sarà un servizio disponibile tutti i giorni, senza vincoli particolari e che si propone di lavorare in sinergia con gli altri soggetti impegnati nella lotta alla violenza sulle donne quali Forze dell’Ordine e Azienda Sanitaria».

«Quello che si è voluto mettere in campo è un primo presidio, quasi un avamposto – ha specificato la Sindaca Robol – dove le donne che vivono situazioni di disagio possano rivolgersi in prima battuta per essere ascoltate e prendere così coscienza delle difficili condizioni in cui si trovano per poi essere magari inviate ad altri servizi quali alloggi protetti, che da tempo esistono in città. Non si tratta di un luogo dove possono soggiornare ma piuttosto di un centro di consulenza e di ascolto dove costruire un rapporto di fiducia e capire, con l’aiuto di operatori professionali, se si è in una situazione che necessita di ulteriore intervento, cosa spesso per nulla scontata per le vittime di violenza».

Si attende quindi, nel corso dei prossimi mesi, la presentazione ufficiale del Centro Antiviolenza che concretizza l’impegno dell’Amministrazione comunale già dimostrato da circa un decennio con l’attivazione di un tavolo di confronto assieme alla Comunità di Valle, le Forze dell’Ordine e l’Azienda Sanitaria, la base di quello che è poi diventato il Tavolo provinciale Antiviolenza.