giudicarie
venerdì 8 Marzo, 2024
di Gianfranco Piccoli
«Parco, stabilimento termale e hotel ricadono sul territorio di Stenico: ci saremmo aspettati una comunicazione da parte dell’Asuc e del Comune». Roberto Filippi, presidente delle Terme di Comano non nasconde l’irritazione. L’antenna da 29 metri richiesta da Zefiro Net sorgerà proprio a ridosso del parco termale, su una particella di proprietà dell’Asuc di Stenico.
Il Comune di Stenico non aveva alcun obbligo (l’iter autorizzativo per queste opere è di fatto nelle mani della Provincia), tuttavia Filippi fa intendere che, per una questione di buoni rapporti, dalla sindaca Monica Mattevi una telefonata se la sarebbe aspettata: il Comune di Stenico non solo fa parte dell’Azienda consorziale, ma Mattevi è stata fino a pochi mesi fa presidente dell’Assemblea, incarico poi lasciato (al suo posto c’è proprio Fabio Zambotti, sindaco di Comano Terme) per l’impegno nell’assessorato retto da Mario Tonina.
Le critiche all’antenna da 29 metri, dunque, hanno fatto fare fronte comune a tutte le voci di Ponte Arche: in prima linea non c’è solo l’associazione Fare un paese, ma troviamo anche le Terme, l’Apt Garda Dolomiti e gli albergatori.
«Lo abbiamo saputo solo pochi giorni fa – spiega Filippi – non solo le Terme, ma neppure il Comune di Comano Terme e la cittadinanza sono stati informati del progetto dell’antenna, che verrà installata proprio ai confini del parco, di fronte ad alberghi e case. Ponte Arche è un territorio a forte vocazione turistica, che ragiona sul concetto di ben-essere: ci sorprende il fatto di non essere stati contattati – spiega il presidente delle Terme – e coinvolti nel processo decisionale: a questo punto siamo ad uno stato avanzato del progetto. Valuteremo se da un punto di vista legale ci sono margini per agire».
Elena Andreolli è non solo consigliere delegato delle Terme di Comano ma anche rappresentante nell’Apt Garda Dolomiti, di cui Comano fa parte: «Della vicenda ho già interessato il presidente di Apt Silvio Rigatti e il direttore Oskar Schwazer. Come Apt abbiamo collaborato al progetto di Paese Parco per la valorizzazione dell’acqua termale e del ben-essere e poi ci ritroviamo con un’antenna di 29 metri affacciata su Ponte Arche: un’evidente dissonanza». «Non condividiamo neppure le modalità con cui il progetto è stato portato avanti, noi lo abbiamo saputo solo pochi giorni fa. Forse non si sono resi conto della portata della cosa: speriamo – conclude Andreolli – che si possa ragionare almeno su uno spostamento dell’opera».
Sulla stessa lunghezza d’onda Tanja Guetti, presidente degli albergatori Asat di Comano: «Tutti i grandi impianti di ripetizione vengono posizionati fuori dai paese, non a ridosso – esordisce – noi siamo la Valle Salus, facciamo parte della Biosfera Unesco, Ponte Arche è una località turistica che sta cercando di rilanciarsi dopo anni di “depressione” e fanno questa cosa qui? Una scelta incomprensibile, a maggior ragione se pensiamo che fino a poco tempo fa la sindaca di Stenico era la presidente del Consiglio termale. Quell’impianto – conclude Tanja Guetti – va spostato».
Nel frattempo il gruppo consiliare della Lega, all’opposizione a Comano Terme, ha chiesto un consiglio comunale straordinario sull’antenna: «È stata inviata una richiesta al sindaco – scrivono Alessia Baroldi, Sergio Manuel Binelli, Luca Brena e Michele Salvaterra – per convocare urgentemente un Consiglio Comunale, per discutere sul posizionamento di un impianto di telecomunicazione che coinvolgerà anche l’area di Ponte Arche».
«Come consiglieri – proseguono – stavamo seguendo la questione da alcuni giorni, ma dopo le dichiarazioni riportate dalla stampa riteniamo sia importante informare la cittadinanza in quanto la partecipazione dei cittadini e la trasparenza sono principi fondamentali e non negoziabili. La richiesta – concludono – è stata condivisa anche con la consigliera comunale del gruppo misto Cinzia Parisi».