La scomparsa

domenica 23 Luglio, 2023

Arco, addio ad Angelo Fresch, il paladino dei disabili

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Aveva 89 anni. Un'esistenza per permettere l’inclusione totale, anche chiamando in causa i vertici dello Stato. Era riuscito a inserire nel mondo sociale e lavorativo il figlio

Battaglie ne aveva vinte tante, molte anche quelle perse e ora ha dovuto cedere il passo alla vita. Angelo Fresch, da sempre al fianco ai disabili è morto ieri pomeriggio all’età di 89 anni. Solo l’eterno riposo ha potuto mettere un freno all’esuberante e caparbia capacità di lottare di Fresch che ha dedicato un’intera esistenza per permettere l’inclusione totale delle disabilità nel mondo quotidiano, nella società civile, negli ambiti lavorativi e per contrastare le innumerevoli barriere che ostacolano le singole diversità nella vita di tutti i giorni. Una battaglia portata avanti lentamente e con costanza chiamando in causa i vertici dello Stato con missive indirizzate a più di un Presidente della Repubblica ricevendo spesso risposte puntuali che ne mettevano in luce la sua capacità empatica di cogliere quanto una migliore accessibilità avrebbe potuto migliorare una nazione intera. «La ringrazio per aver voluto condividere con questa Sede (la Segreteria generale della Presidenza della Repubblica ndr) le sue considerazioni e riflessioni sulla disabilità e su quanto possa essere fatto per venire incontro alle esigenze delle persone svantaggiate. Desidero – scrive Anna Maria Monorchio in nome del presidente Mattarella – incoraggiarla a non smettere di impiegare ogni energia per continuare a svolgere al meglio la sua attività». Era il 2016 e di battaglie Fresh ne aveva già combattute tante come quella per riuscire a dare un futuro al proprio figlio Oscar, affetto da sindrome di Down, che oggi è regolarmente impiegato all’Eremo di Arco. Negli ultimi anni si era poi speso localmente per sostenere gli amici di Marcia delle Carrozzine Onlus aiutandoli a mappare il territorio e a sollecitare le singole amministrazioni a sbarrierare sempre di più il territorio.

«La notizia mi ha colto alla sprovvista – ricorda Augusto Tamburini membro di Marcia delle Carrozzine, professore di filosofia e attivista – È stato un uomo che ha lottato ogni giorno per i propri ideali, tutta la vita al fianco delle disabilità, con forza e determinazione». Carattere generoso e risoluto, quello di Fresh, che a volte risultava ostico, ma da lui sempre riconosciuto e definito «necessario – aveva dichiarato in un’intervista del 2014 – per non cedere davanti alle ingiustizie che i più deboli sono costretti a subire con disarmante semplicità ogni singolo giorno». Fresch lascia un figlio e la moglie Gabriella Baldo oltre che un vuoto in tutti quelli che nella sua esile figura, alta e slanciata, con i caratteristici occhiali da sole, vedevano l’uomo che sapeva ascoltarli, capirli e accoglierli come un loro pari, tanto da riuscire a immedesimarsi nelle loro difficoltà e a portarle nelle dimostrazioni, davanti ai tavoli e ai palazzi della politica.