Cronaca

mercoledì 29 Gennaio, 2025

Arco, la sorella di Laura: «Adottare la figlia? Ci penso»

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Per ora la bambina rimarrà in affido ai servizi sociali negli alloggi del Casa mia

Arco. Per ora, la figlia di Laura Fenaroli che a 8 anni ha dovuto affrontare da sola il rinvenimento (e la chiamata di aiuto ndr) del corpo esanime della madre, spirata per un arresto cardiaco nella notte tra domenica e lunedì, rimarrà in affido ai servizi sociali negli alloggi protetti del Casa Mia. Il suo destino non è ancora chiaro, ma nel frattempo ha potuto incontrare la zia, Simona Fenaroli, che l’ha raggiunta dalla bergamasca. Un incontro intimo ed emotivamente intenso che potrebbe essere l’inizio di una nuova vita. Questo, però, dipenderà da molti fattori. Laura e la bimba, infatti, vivevano ad Arco in una casa Itea ed avevano un rapporto molto stretto. Si sostenevano a vicenda, ma dopo la morte della madre di Laura, avvenuta due anni fa, la piccola famiglia si era abituata a vivere da sola le difficoltà del quotidiano. Laura aveva anche un’altra figlia, più grande. Le forze dell’ordine e le autorità competenti hanno consegnato alla sorella le chiavi dell’appartamento e chiesto se la stessa fosse pronta a diventare la tutrice legale della piccola. Un passo non semplice, emotivamente coinvolgente, che, necessariamente richiede una riflessione interiore: «Non ho saputo nulla per diverse ore – racconta la sorella di Laura Simona Fenaroli -. Mi ha avvisata un’amica di mia sorella. Così sono salita e mi sono recata dai carabinieri. Loro mi hanno dato le chiavi e sono riuscita a entrare nell’appartamento per recuperare i suoi documenti. A quel punto mi è stato chiesto della bambina. Non è semplice, è un passo importante. Dobbiamo parlarne in famiglia, con il mio compagno. Ho già tre figli». Un vero dramma famigliare fatto di territori lontani gli uni dagli altri e di vite che poco si sono incrociate e che ora sono costrette dagli eventi a trovare una nuova definizione. «Ho chiesto se potevo portare con me la bambina per qualche giorno – spiega la sorella di Laura -, ma proprio oggi (ieri ndr) mi hanno detto di no». I funerali di Fenaroli si terranno venerdì nel suo paese d’origine a Tavernola Bergamasca una località lombarda sulla costa occidentale del lago d’Iseo a circa due ore di macchina da Arco e dall’Alto Garda. Ancora non è chiaro se la piccola potrà presenziare alla cerimonia funebre e chi potrebbe portarla per salutare un’ultima volta la sua amata mamma, la compagna di giochi e avventure e di quelle passeggiate in montagna che con intraprendenza e spirito di avventura erano solite fare insieme. La morte di Laura ha turbato l’intero Alto Garda e a decine hanno espresso vicinanza alla bimba e condoglianza ai suoi affetti più intimi. Aveva compiuto 41 anni il 16 gennaio e li aveva festeggiati con la sua piccola. Poi la bimba si era ammalata con tosse e febbre. Nei giorni successivi al guarire della piccola era stata Laura ad ammalarsi. Febbre e una tosse forte e insistente. Se ne era lamentata con alcune amiche e solo domenica mattina, dopo giorni di tosse che non la lasciava nemmeno dormire si era rivolta alla guardia media. Al presidio territoriale le era stato indicato un passaggio in pronto soccorso. Ma Laura non voleva portare la piccola in ospedale con il rischio di doverla lasciare in sala d’aspetto per chissà quanto tempo. Aveva così deciso di tornare a casa e, se necessario andare a farsi visitare l’indomani, quando la bimba sarebbe stata sui banchi di scuola. Purtroppo è stat colta da un arresto cardiaco, forse collegato alla forte tosse.