Edilizia e salute

domenica 29 Dicembre, 2024

Arco, Villa Regina scopre le carte e presenta il progetto per l’ex oratorio

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Presentato il progetto per trasformare la struttura in un centro sanitario moderno. L’idea è quella di rendere il compendio un hub di ricerca e formazione del personale medico. Ora la decisione spetta ad Amsa

All’inizio doveva diventare un ostello della gioventù. Poi un bike hotel. Qualcuno ha provato anche a reclamarne un utilizzo museale. Molte chiacchiere, ma fatti zero. E così il compendio che comprende l’ex oratorio e l’ex macello continua a languire, abbandonato a sé stesso, prigioniero di una volumetria sulla quale pochi hanno provato a immaginare un nuovo futuro. Tra questi, però, c’è la proprietà di Villa Regina, che per la ristrutturazione del complesso ha presentato nel settembre scorso ad Amsa un documento con il quale si ipotizza una nuova destinazione, nel rispetto della volontà «di offrire ad Arco – si legge – un manufatto degno di proporsi quale “biglietto da visita” all’ingresso della città e di contribuire al rilancio di quell’area da tempo semi abbandonata». L’idea è quella di gestire, riqualificare e sviluppare nuovi spazi da destinare alla ricerca e alla didattica in campo sanitario. Un progetto che affonda le sue radici in un passato più lontano, quando, una decina di anni fa, Villa Regina venne contattata dal Comune per verificare se fosse interessata a rilevare il compendio: una richiesta che trovò orecchie attente nell’interlocutore privato, il quale si attivò per sviluppare proposte progettuali di fattibilità che prevedevano una ristrutturazione con l’aggiunta di nuovi volumi, visto che la conformazione della costruzione ha una planimetria difficile da sfruttare così com’è. Non se ne fece nulla, anche se Villa Regina continuò ad elaborare nuove idee, fino alla proposta finale presentata nelle settimane scorse. Gli spazi così come immaginati dai progettisti permetterebbero di suddividere le attività da svolgere al suo interno in due settori distinti: ricerca e didattica. Per la ricerca, l’idea sarebbe quella di sviluppare laboratori da destinare alla medicina rigenerativa e alle terapie avanzate nell’ambito delle malattie neuro degenerative, fra le quali sono comprese l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. Attualmente la demenza è la settima causa di morte fra tutte le malattie, nonostante negli ultimi anni le conoscenze in questo settore siano aumentate. Tuttavia cure e terapie sono ancora limitate. Per questo Villa Regina intenderebbe attivare progetti di studio delle cause della neuro degenerazione, progetti di implementazione delle tecniche di diagnostica e iniziative di messa a punto di nuove terapie basate sull’utilizzo delle cellule staminali. Per la didattica, invece, l’obiettivo sarebbe quello di costituire un centro per la formazione permanente e per l’aggiornamento in ambito sanitario, in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico. Fra le possibili iniziative master universitari, corsi di perfezionamento e di alta formazione. Il nuovo centro da un lato potrebbe ampliare l’offerta terapeutica per i pazienti affetti da queste patologie, dall’altro potrebbe consentire l’incontro fra centri di ricerca, scuole, università, imprese, start up, istituzioni e investitori per creare personale sempre più qualificato. Villa Regina si è detta disponibile sia ad una concessione di utilizzo degli immobili, ovvero ad un utilizzo di 50 anni per poi restituirli al Comune; sia ad una permuta, eseguendo per conto dell’amministrazione lavori utili alla città per il valore della struttura; sia all’acquisto, procedura invero più lunga e complessa. La parola passa ora ad Amsa.