le reazioni
mercoledì 14 Agosto, 2024
di Gianfranco Piccoli
«Inopportuno» e «irrispettoso». Due aggettivi che non lasciano grande spazio all’interpretazione. Ed è proprio così che il consiglio direttivo e il comitato scientifico di Arte Sella hanno «bollato» l’uscita social di Stefano Boeri, che nei giorni ha criticato una delle sedute presenti sul sentiero Montura, ritenuta dall’architetto e presidente della Triennale di Milano una «stortura» rispetto alla filosofia del percorso espositivo. Lo stesso Boeri aveva poi invocato con toni un po’ scherzosi, il ritorno di Emanuele Montibeller, co-fondatore ed ex direttore artistico di Arte Sella.
«L’opera di cui parla Boeri è stata collocata lungo il sentiero Montura che arriva fino a Malga costa. Fa parte quindi di una serie di panche d’autore, un progetto che non fa direttamente parte del percorso artistico di Arte Sella. Inoltre, si tratta di un’opera ancora “in progress”, che deve avere ancora il suo iter di presentazione», aveva già chiarito su «Il T» due giorni fa il presidente di Arte Sella, Giacomo Bianchi,
Consiglio direttivo e comitato scientifico (Giacomo Bianchi, Giorgio Boneccher, Dario Cimorelli, Rinaldo Ferrai, Floriano Tomio, Rosa Zambelli, Barbara Zoccatelli, Roberto Casarotto, Domitilla Dardi, Lorenzo Fusi, Marco Imperadori, Ugo Morelli) hanno deciso però di rincarare la dose, bacchettando Stefano Boeri ma anche rimarcando il distacco con la precedente gestione di Arte Sella, sottolineando l’attuale percorso «partecipativo, aperto al confronto e al dialogo», mentre «richieste di restaurazione, esaltazioni delle individualità non fanno parte di questo nostro procedere». Mai esplicitato, ma appare chiaro il riferimento proprio a Montibeller.
«Guardato dal punto di vista di chi ogni giorno si prende cura di Arte Sella con amore e competenza e dei tanti che la visitano – si legge la nella lettera aperta scritta da consiglio direttivo e comitato scientifico di Arte Sella – il post dell’architetto Stefano Boeri, presidente di un’altra istituzione, la Triennale Milano, risuona inopportuno e soprattutto privo di rispetto per l’intera comunità di persone esperte, fortemente dedite al progetto e che con generosità partecipano all’esperienza di Arte Sella, dove anche le relazioni sono parte della bellezza».
«Accade talvolta, e quando accade è magia – prosegue l’intervento – che da un’idea nasca un progetto geniale: e così è stato per Arte Sella. Noi sviluppiamo quell’idea e quel progetto portandoli a rispondere ai cambiamenti dei nostri tempi, a nutrirsi per essere generativi e innovativi, in perpetua ricerca della bellezza e dell’arte nell’incontro con la natura. Siamo ispirati dall’importanza della pluralità delle relazioni e delle visioni nella costruzione democratica di programmi, attività e visioni per il futuro».
«Ecco – si legge ancora – in questo pensiero trova ragione il nuovo comitato scientifico che è composto da un gruppo di esperti che hanno deciso di mettere a disposizione la propria autorevolezza, la professionalità e l’esperienza maturata in Italia e nel mondo, per la costruzione di un nuovo procedere, più partecipativo rispetto al passato, aperto al confronto e al dialogo, dove l’elemento e il valore fondante di Arte Sella, il rapporto tra arte natura, è la guida. Oggi coltiviamo questa ambizione, e giudizi affrettati, superficiali richieste di restaurazione, esaltazioni delle individualità – l’ultima stoccata – non fanno parte di questo nostro procedere».
«In quanto alla singola opera, parliamone in un confronto aperto e rispettoso, fermo restando – conclude l’intervento – che Arte Sella è un progetto plurale e non la somma aritmetica di singoli interventi».