A proposito di Pacobace, sono ancora gli esperti del Servizio faunistico della Provincia a precisare che l’episodio di Sopramonte potrebbe rientrare nella fattispecie n. 10 (su una scala di problematicità crescente da 1 a 18). Siamo cioè in presenza di un orso che “causa danni nelle immediate vicinanze di abitazioni”. Per questo sono stati attivati dal Servizio foreste dei controlli specifici in zona per verificare se questo rimane – come appare al momento – un episodio isolato o se invece l’orso dovesse essere avvistato o fossero rinvenuti elementi per definire il suo comportamento “seriale”: una fattispecie che aprirebbe la procedura di applicazione del radiocollare (prima occorre, bene ricordarlo, catturarlo e narcotizzarlo).
Il dispositivo, si ricorda, facilita il monitoraggio intensivo nonché l’esecuzione delle eventuali azioni di dissuasione con cani e munizioni in gomma ed infine, ove ciò non dovesse bastare, l’abbattimento dell’orso.
“L’Amministrazione – conclude l’assessore – agisce dunque seguendo tale preciso protocollo, non sottovalutando alcun accadimento, ritenendo al contrario che il principio di precauzione debba guidare le scelte gestionali, a maggior ragione se e quando possono esserci potenziali minacce per la sicurezza pubblica. Proseguirà dunque il nostro impegno anche per informare amministratori e portatori di interesse oltre che cittadini, proprio come faremo martedì 16 nell’incontro programmato a Trento e immediatamente convocato dopo l’episodio dell’altro giorno”.
L’invito alla cittadinanza resta quello di attenersi alle buone norme di comportamento suggerite dagli esperti nelle aree frequentate dai grandi carnivori e di seguire i consigli sul sito https://grandicarnivori.provincia.tn.it.