Università
lunedì 27 Febbraio, 2023
di Marika Damaggio
Poco più di due minuti, senza filtri e senza orpelli. Seduto su un divanetto bianco negli uffici del rettorato, Flavio Deflorian stavolta s’è rivolto alla comunità accademica con un messaggio diverso, per spiegare quello che accadrà nelle prossime settimane: il rettore sarà meno presente, rallenterà i ritmi. Ma, assicura tutti, ha già dato disposizioni precise a prorettrici e prorettori. Il professore si prenderà infatti del tempo per occuparsi della sua salute. «Non preoccupatevi – s’è apprestato a dire nel video diffuso ieri – Non scompaio, mi organizzo diversamente».
«Carissime e carissimi – ha esordito il rettore dell’ateneo di Trento – questo video è diverso perché parla di me, è personale». Poi subito, senza fronzoli che mai sono piaciuti al docente di ingegneria che bada alla sostanza, il nocciolo della faccenda: «A tutti è capitato prima o poi, personalmente o per qualche caro, di impegnarsi in via prioritaria sulla propria salute; a me è capitato a inizio gennaio. Nelle prossime settimane dovrò seguire cure e trattamenti che mi porteranno a seguire diversamente il mio ruolo di rettore».
Una comunicazione immediatamente accompagnata, con il sorriso, da una precisazione: «Ma vi rassicuro subito: non è nulla che non possa essere curato, anche grazie ai progressi che la medicina e la scienza hanno sviluppato in questi anni – ha detto nel video rivolgendosi a colleghe e colleghi – Dunque non scompaio, mi organizzo diversamente e in questi giorni ho già coordinato il lavoro con prorettrici e prorettori, con il direttore generale, con lo staff del rettorato, con lo staff di ateneo; ecco: l’università non subirà alcun rallentamento per via di questa gestione diversa, sicuramente più da remoto. Si tratterà di un periodo breve e tutto tornerà come prima».
Poche settimane, ha spiegato il rettore, che implicheranno una presenza fisica meno assidua ma che non precluderanno l’ordinaria amministrazione dell’ateneo e nemmeno l’apporto del rettore. «Ci tenevo a dirvelo perché è importante metterci la faccia e come abbiamo sempre detto siamo una comunità di persone e situazioni come queste vanno condivise» ha detto poi Deflorian nel messaggio trasmesso ieri. Ciò chiarito, condiviso il momento, il rettore chiede allo stesso modo un po’ di silenzio e di rispetto.
«Vi ringrazio sin da ora per l’affetto – ha concluso il rettore ma vi chiedo anche di rispettare la privacy mia e della mia famiglia, per consentirmi di vivere con serenità le settimane che mi aspettano. Ci rivedremo presto».