TEATRO
venerdì 27 Gennaio, 2023
di Redazione
Domenica 26 marzo ore 18 – Seguendo il ritmo del suo romanzo uscito da poco, «Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato», edito da Solferino, Marco Goldin sale sul palcoscenico per raccontare, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane della vita di Vincent van Gogh. Nel libro alla base dello spettacolo egli immagina che Van Gogh avrebbe potuto tenere un diario proprio in quelle settimane finali e per questo gli presta la sua voce. Ovviamente mai staccandosi dai fatti realmente accaduti eppure dilatando molti vuoti e altrettanti silenzi del pittore. In quelle settimane conclusive l’artista olandese scrive tra l’altro un numero minore di lettere rispetto al solito e parla di meno della metà degli oltre settanta quadri che realizza. Il romanzo e lo spettacolo sono quindi un
continuo gioco di specchi e di rimandi, tra i colori, le parole e i silenzi nei quali quasi si adagiano le musiche di Battiato.
Tutta la scenografia punta moltissimo su un effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, i loro particolari e anche fotografie d’epoca. Oltre a una nutrita e suggestiva parte filmica, proiettata su uno schermo di 7 metri, appositamente girata nei luoghi di Van Gogh in Provenza, tra Arles e la pianura della Crau, le amate Alpilles e l’istituto di cura per le malattie mentali di Saint-Rémy nel quale scelse di stare per un anno. Si tratta di un vero e proprio spettacolo nello spettacolo da assaporare restando seduti a teatro.