La testimonianza
domenica 13 Aprile, 2025
Auto in fiamme in galleria, l’autista della corriera salva 10 passeggeri e 5 automobilisti: “C’era fumo e buio”
di Patrizia Rapposelli
La testimonianza di Graziano Rosa: "Ho fatto quello che dovevo"

«Le fiamme stavano per avvolgere la macchina. Il fumo nero il tunnel. I copertoni delle ruote sono esplosi. C’erano persone a terra che chiedevano aiuto disperatamente. Ho semplicemente fatto quello che dovevo fare in una situazione così drammatica, senza lasciarmi prendere dal panico, pur nella tragedia». Graziano Rosa è l’autista eroe che ieri ha portato in salvo le persone rimaste coinvolte nell’incidente nella galleria Balandin, lungo la Ss237 del Caffaro: «Ho fatto quello che dovevo, sono riuscito a mettere in sicurezza i miei passeggeri e ho aiutato le persone rimaste ferite nello scontro. Le ho fatte uscire dal tunnel, ma due di loro ho dovuto lasciarle all’interno. Non riuscivano ad alzarsi e l’auto stava per esplodere. Fortunatamente sono arrivati subito i soccorritori. Sono ancora sotto choc: non dimenticherò questa giornata». Poteva essere ben più grave l’accaduto se Graziano Rosa non avesse avuto sangue freddo e istinto nell’affrontare la situazione. Infatti, dopo aver azionato le luci delle quattro frecce e fermato l’autobus extraurbano che stava guidando con a bordo dieci passeggeri, accorgendosi dello scontro che poco prima c’era stato tra un Bmw e una Kia, e il fumo delle fiamme che stavano divampando, è stato capace di mettere tutti in salvo: è sceso e ha percorso un centinaio di metri a piedi per raggiungere il punto dell’impatto. Si è addentrato nel tunnel incurante dell’odore acre di plastica e catrame bruciato. Quindi, nel panico generale, ha gridato a tutti di uscire in fila indiana, per evitare il pericolo di esplosione dell’auto che era avvolta dalle fiamme. Ma lui non si sente un eroe: «Ho cercato di mantenere la calma facendo quello che il mio istinto mi diceva ,niente di più— racconta sconvolto— Sono abituato a stare in strada ma una cosa del genere non mi era mai capitata. Ho l’adrenalina in corpo, ancora non mi rendo conto di quello che è successo. Poteva andare peggio». L’autista di Trentino Trasporti si è addentrato da solo nella galleria, fino al chilometro 104.1, nel frattempo ha chiamato i soccorsi. Erano le 10.45. «Le persone a terra chiedevano aiuto. Questa immagine mi rimarrà impressa nella mente— continua— La macchina era in fiamme, ho urlato loro di uscire subito. Abbiamo raggiunto l’autobus, dove c’erano i miei passeggeri. A quel punto li ho accompagnati sulla ciclabile adiacente la galleria. Ma io sono rientrato perché dentro c’erano altri due feriti, coscienti, ma immobili a terra vicino a quell’auto in fiamme». L’autista dell’autobus della linea Trento-Tione delle 9.48 incurante del fumo nero provocato dal rogo che ormai aveva ridotto di molto la visibilità si è diretto verso la Bmw modello vecchio con un estintore preso dal suo mezzo. «Ho spento l’incendio, ma dopo poco le fiamme hanno ripreso forza. L’aria irrespirabile, si soffocava. Ero preoccupato per i due feriti ma la situazione stava diventando tragica. Poi, sono esplosi i copertoni della macchina. Sono dovuto scappare fuori per mettermi in sicurezza», conclude Graziano Rosa ancora scosso.