La proposta
lunedì 27 Febbraio, 2023
di Simone Casciano
«Se con le mie dimissioni potessi garantire a una personalità competente e importante come quella di Gianfranco Postal di trovare il suo giusto spazio nella commissione dei 12 non esiterei un minuto». Parole di Ugo Rossi pronunciate ieri pomeriggio nel corso di una conferenza sull’autonomia differenziata, organizzata dai deputati trentini Sara Ferrari e Pietro Patton e che aveva tra i suoi ospiti proprio l’ex presidente della provincia e Gianfranco Postal. L’ex dirigente generale della Provincia è rimasto escluso infatti dalle recenti nomine tecniche, effettuate dal ministro agli affari regionali Roberto Calderoli, per la Commissione paritetica dei 12. Una decisione che era stata criticata proprio dal PD. «Si tratta di una scelta incomprensibile e che danneggia non una parte politica, bensì tutto il Trentino – aveva scritto il partito in un comunicato – Nella sua lunga carriera, il dott. Postal ha infatti sempre riscosso l’unanime apprezzamento, anche presso le istituzioni governative nazionali come sudtirolesi ed euroregionali, per la competenza, la pacatezza e la rara capacità di stare al di sopra delle partigianerie».
Ora le porte della Commissione dei 12 per Postal potrebbero riaprirsi attraverso la strada politica. «Se i miei colleghi provinciali sono d’accordo – dice Ugo Rossi – e il sostituto indicato fosse Postal, io sarei pronto a fare un passo indietro. Perché penso che, per il bene della nostra autonomia, sia importante che un profilo tecnico di spessore come il suo sia presente in quell’organismo».
Ugo Rossi siede nella Commissione paritetica dei 12 come rappresentante politico delle minoranze. La quadra per un avvicendamento con Postal quindi si dovrebbe trovare in quel campo. «Decideranno i miei colleghi di opposizione in consiglio. Ne parlerò con loro. Postal si è detto onorato della proposta». Secondo Ugo Rossi dentro e fuori dalla Commissione dei dodici c’è bisogno di un rilancio dell’autonomia speciale del Trentino. «In questi anni Fugatti troppe volte ha rinunciato ad utilizzare le competenze dell’autonomia e del Trentino – ha detto Rossi – Penso al reddito di garanzia, oppure alla partita su A22. Serve più coraggio».
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