Si è tenuta stamattina presso il teatro comunale di Aldeno l’assemblea generale della Federazione dei corpi bandistici della provincia di Trento, con la presentazione del piano culturale 2023 e del relativo bilancio.
L’assemblea, presieduta dal presidente della banda di Pergine Franco Oss Noser, ha deliberato all’unanimità alcune modifiche allo statuto e l’iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore della Federazione. Quindi la presidente della stessa Federazione, Cristina Moser, ha illustrato le attività, incentrate soprattutto sulla formazione musicale degli allievi.
Ad oggi in Trentino si contano oltre 2.400 allieve e allievi, distribuiti in 211 gruppi. Sono oltre 1.550 gli allievi di strumento e circa 850 quelli che frequentano i primi quattro anni di formazione, curati dalle scuole musicali sul territorio, dopo i quali è possibile entrare a far parte di una banda.
Nel 2022 sono stati realizzati, con un grande successo di partecipazione, corsi musicali estivi, i progetti “Bande in vetta”, con intrattenimento musicale presso i rifugi di montagna, il progetto Euregio che coinvolge le federazioni di Trento, Bolzano e Innsbruck, il Festival delle bande trentine, previsto anche per il 2023, il tradizionale concerto di Natale e quello della Brass band, oltre al percorso della banda sinfonica giovanile trentina.
«Oggi è una giornata importante per le bande trentine – ha detto l’assessore provinciale alla Cultura Mirko Bisesti, presente all’assemblea -. Sono stati due anni difficili quelli della pandemia, ma bisogna guardare al futuro e i numeri di quest’anno testimoniano che siamo sulla strada giusta, anche per la ripresa delle attività culturali, che hanno un valore etico e sociale. Voi rappresentate dei presidi per le nostre comunità, un punto di riferimento per i giovani e per le loro famiglie assolutamente imprescindibile per i nostri territori. Il vostro ruolo credo sia questo: la voglia di fare cultura attraverso la musica è anche voglia di ritrovarsi e la popolazione lo percepisce, lo testimoniano le iscrizioni ai vostri corsi di formazione».
Bisesti ha parlato inoltre del suo «impegno personale per fare in modo che ci sia sempre più coordinamento fra i vari enti coinvolti, fra bande, scuole musicali, istituti scolastici a indirizzo musicale, conservatorio. Per il coordinamento fra musei abbiamo raggiunto un traguardo e il mondo della musica credo parta da un vantaggio chiave presente nel suo Dna: la capillarità sul territorio».
L’assessore ha infine ribadito la volontà della Provincia di sostenere economicamente anche nel 2023 le famiglie nella formazione musicale dei propri figli, attraverso il voucher culturale, per chi frequenta i corsi organizzati dalla Federazione in collaborazione con le scuole musicali sul territorio.