variazione di bilancio

giovedì 7 Marzo, 2024

Bando per 80 direttori d’ufficio, via la quota ad personam. Maule: «Qui siamo al circo» e scatta la polemica

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Le minoranze hanno strappato l'eliminazione del 15% riservato ai sostituti di nomina politica. In cambio, la maggioranza ha deciso di alzare dal 30 al 45% la quota riservata al personale in servizio in Provincia

La mattinata si è aperta con la denuncia di Degasperi sul biglietto da visita del neo presidente di Fratelli d’Italia Alessandro Iurlaro: «Sta usando il simbolo della Provincia». Sospensione, votazione degli ordini del giorno e poi scintille sulle parole di Maule: «Qui siamo al circo». Si può sintetizzare così la seduta di ieri del consiglio provinciale. Fuori dall’aula è andata avanti la trattativa sul concorso per 80 direttori d’ufficio della Provincia. Le minoranze hanno strappato alla maggioranza l’eliminazione della quota ad personam: sarà tolto il 15% riservato ai sostituti direttori di nomina politica. È ancora in corso la mediazione tra la giunta e i sindaci sulla proposta degli alberghi dismessi come foresterie.
La variazione di bilancio — che a livello finanziario stanzia 119 milioni di euro a favore del rinnovo dei contratti dei 40mila dipendenti provinciali — sarà approvata oggi. Restano ancora i 4mila emendamenti ostruzionistici delle opposizioni. I nodi della questione sono sostanzialmente due: quello del concorso per direttori e quello degli alberghi dismessi. Il primo è stato parzialmente sciolto. È stato infatti raggiunto l’accordo per eliminare dal bando la quota di posti riservata ai sostituti direttori, che sono di nomina discrezionale della giunta. Le opposizioni hanno insistito molto su questo per affermare i principi di trasparenza e merito. In cambio, la maggioranza ha deciso di alzare dal 30 al 45% la quota riservata al personale in servizio in Provincia. Si va verso un accordo anche per stabilire un periodo massimo di 18 mesi per indire il concorso finalizzato a coprire il posto occupato temporaneamente dai sostituti direttori. Questi dovrebbero rimanere in carica massimo un anno, ma vari escamotage burocratici permettono di estendere la permanenza anche fino a 4 o 5 anni.
Si tratta ancora invece sugli alberghi dismessi (87 in provincia). La giunta vorrebbe estendere la possibilità di utilizzare le strutture come foresterie per i lavoratori di qualsiasi settore. Ma i sindaci – e le opposizioni – hanno alzato gli scudi perché temono speculazioni edilizie: oggi sono foresterie, domani potrebbero diventare seconde case. L’interlocuzione tra la giunta e il Consiglio delle autonomie locali (Cal) è andata avanti per tutto il pomeriggio. L’assessore all’urbanistica Mattia Gottardi ha proposto un emendamento che rende più espliciti i vincoli: nessuna frazionabilità, nessun intervento strutturale nel periodo di conversione temporanea e cambio di destinazione d’uso vincolato all’affitto temporaneo. Ieri sera la giunta del Cal si riuniva informalmente per discuterne.
Ieri intanto Filippo Degasperi ha denunciato l’utilizzo del simbolo dell’Aquila di San Venceslao da parte della guida trentina di FdI Iurlaro nel suo biglietto da visita. La vicepresidente Francesca Gerosa ha spiegato «che quello del presidente del suo partito è stato un errore fatto in assoluta buona fede al quale verrà posto rimedio». A un quarto d’ora dalla conclusione dei lavori, invece, si sono accese scintille tra maggioranza e opposizione. Claudio Cia (Misto) ha fatto notare che uno degli emendamenti delle minoranze, quello di Chiara Maule (Campobase), avrebbe tolto le risorse al rinnovo dei contratti. «Visto che siamo qui al circo — ha replicato Maule — le rispondo che questo rientra in un articolo ostruzionistico». Apriti cielo. Roberto Paccher si è detto indignato per la parola «circo» e ha chiesto rispetto. A quel punto Valduga (Campobase) ha spiegato che la collega si riferiva «al fare battute», dicendosi convinto «che anche il consigliere Paccher dimostrerà di conoscere bene l’italiano e la differenza tra gli aggettivi provvisorio e definitivo», alludendo alla presidenza regionale. Maule, poi, si è scusata.
Infine, tra gli ordini del giorno approvati, c’è quello di Vanessa Masè (La Civica) che impegna la giunta a redigere le linee guida per l’applicazione corretta della normativa che permette di concedere anticipi alle ditte appaltatrici.