Sono passati pochi mesi dall’apertura di «Dolce Vita», il nuovo bar in via Belenzani gestito dagli «ex» del «34» tutti con precedenti penali legati allo spaccio (motivo per cui il bar fu chiuso con i sigilli), annunciata sull’edizione di questa mattina su il T ed è già scattata la polemica sui social.
«Scandaloso e inaccettabile. Sindaco Franco Ianeselli vogliamo agire? La lotta alla droga non è solo con le belle parole. Ci vogliono fatti concreti. Invito tutti alla lettura sul T di oggi».
Scrive così una lettrice postando la foto dell’articolo su Facebook e tirando in ballo il primo cittadino che ha immediatamente risposto con tre considerazioni:
«La prima. Chi affitta i locali (non mi riferisco al caso specifico)? Sono pregiudicati o rispettabili trentini? In via Belenzani, ci tengo però a precisare, si tratta di un subentro alla pokeria e dunque i proprietari hanno dovuto subire anche loro l’accaduto.
Seconda: i notai che registrano i contratti avrebbero qualche possibilità o addirittura dovere di segnalare attività sospette?
Terza: c’è sempre la possibilità per noi consumatori di scegliere quali posti frequentare (il che richiama quanto scritto da Giuli Luise in altro commento qua sotto)».