«Le opere di prevenzione collocate dagli allevatori con la consulenza del personale forestale della Provincia, a tutela degli animali da allevamento dai grandi carnivori, a Malga Boldera, sopra Sega di Ala, sono pienamente adeguate agli standard e alle disposizioni normative», scrive la Provincia. In particolare, il valore della tensione registrato per l’elettropascolo «corrisponde ad uno stato della recinzione idoneo, come tra l’altro regolarmente verificato in collaborazione tra gli stessi allevatori e il personale forestale. Non è dunque con le esagerazioni che si favorisce la coesistenza uomo-grandi carnivori. Soprattutto, non si aiuta chi ogni giorno opera invece, tra mille difficoltà, per il raggiungimento dell’obiettivo comune».
La precisazione della Provincia autonoma di Trento giunge a chiarimento riguardo agli standard di idoneità e funzionalità delle opere di prevenzione dai grandi carnivori in seguito alle affermazioni diffuse da un’associazione animalista, circa lo stato delle recinzioni da pascolo nella malga della Lessinia trentina, in una zona in cui la coesistenza con i lupi negli ultimi anni si è fatta particolarmente difficile (un fa un del presidente della Provincia Fugatti, aveva ordinato l’abbattimento di due dei lupi del branco della Lessinia che frequentava la zona dell astessa malga, dopo le pesante predazioni registrate nell’area). «I recinti – precisa l’ente – devono avere, per essere considerati idonei in base alle regole vigenti in provincia di Trento, minimo 3.000 volt, con una tensione ottimale di 4.000». Gli attivisti, però, parlano di 8.000 – 10.000: valori che rappresentano «il valore di riferimento sono invece il massimo teorico che può avere un elettropascolo. Dunque ciò che è stato rilevato nel sopralluogo sul posto dell’associazione (3.000 volt) corrisponde dunque uno stato della recinzione idoneo, che è tale grazie al costante lavoro degli allevatori e dei forestali a loro supporto. In particolare nella giornata del 5 luglio il controllo della Provincia autonoma di Trento ha accertato il valore di 3.600 volt; dunque perfettamente “a norma”». Non solo: «va considerato il fatto che la società allevatori di Ala verifica la tensione del recinto ogni giorno, compilando apposito registro che viene visionato regolarmente dal personale forestale provinciale. Si occupano inoltre regolarmente del taglio dell’erba, anche e soprattutto in una stagione piovosa come questa. È opportuno infine ricordare – conclude il comunicato – il riguardo all’impegno del Trentino in materia, alcuni numeri relativi proprio alla protezione degli animali nei pascoli sul territorio provinciale: solo negli ultimi sei anni si sono distribuite circa 1.200 opere di prevenzione e un centinaio di cani da guardianìa, per un investimento nell’ordine di grandezza di un milione di euro».