Il funerale
mercoledì 28 Giugno, 2023
di Leonardo Omezzolli
Prima che il feretro lasciasse il sagrato della chiesa parrocchiale di Bezzecca, gli amici di Federico Proietti Lippi, il giovane 21enne residente a Verona, ma originario della Val di Ledro e domiciliato a Limone dove lavorava da tre stagioni per una ditta di noleggio barche, hanno voluto omaggiarlo scrivendo un proprio pensiero sulla bara bianca. Poi sono rimasti lì a stringersi nel dolore, a ricordare i momenti di gioia passati insieme all’amico, al fratello di scorribande, al collega, al compagno di stanza; a ricordare una vita che a vent’anni sembra eterna. Tante le testimonianze che dal pulpito hanno permesso di far rivivere Lippi in tutte le sue sfaccettature mettendo in risalto quel lato umano e complesso di chi, pur giovane, aveva dovuto affrontare diverse difficoltà e sofferenze. A cominciare dalla madre, Valentina Marcianó, che con voce rotta dal pianto ha disegnato l’intenso rapporto che erano riusciti a costruire: «Sei stato un figlio meraviglioso, sempre protettivo, mi mancheranno le tue risate, gli abbracci e le tue prese in giro. Ti guardavo e pensavo che tu fossi la luce più bella del mondo. Non esiste che una madre debba perdere l’amore della sua vita. So che ora sei lassù con i tuoi amati nonni e con loro hai trovato la pace e quell’amore assoluto che qui sulla terra non si può trovare e che tu comunque ricercavi per colmare le ferite. Abbiamo sentito il rombo della tua moto mentre raggiungevi in cielo i tuoi nonni». In chiesa, oltre ai famigliari, decine di amici, chi da Verona, chi da Limone e molti anche dalla Val di Ledro e da Riva del Garda, luoghi che Lippi aveva iniziato a frequentare dopo il suo trasferimento sul lago. «Un ragazzo sorridente, pieno di energia – lo hanno ricordato gli amici – a volte complesso e capace di sbagliare per inseguire i suoi sogni, mai arrogante, con la faccia e l’atteggiamento da duro che nascondevano un cuore generoso, tenero e fragile».
opere
di Redazione
Pronti a partire i lavori a fianco delle gallerie delle Limniadi e a quello dei Titani. Il presidente Fugatti: «Massimo impegno sulla sicurezza. Accolte le modifiche progettuali per migliorare la compatibilità con il paesaggio»