Tragedia sfiorata
martedì 16 Luglio, 2024
di Benedetta Centin
Questione di pochissimi, determinanti minuti, spesso anche solo attimi. Per scomparire sotto acqua e bere al punto di riempirsi i polmoni. Ma anche per essere salvata. Poteva essere una tragedia, ieri attorno all’ora di pranzo all’acquapark AcquaIn di Andalo, ma il peggio, per una bambina di sei anni, è stato scongiurato grazie al pronto intervento di un bagnino in servizio nella struttura che ha tirato fuori dalla vasca alta poco meno di un metro la piccola e già con le prime manovre le ha fatto espellere l’acqua, facendo tornare il battito. Una scena a cui ha assistito la mamma della piccola, disperata, in grande apprensione, che è stata a sua volta soccorsa perché ha avvertito un malore. «Sono felice di come sia andata ma ho solo fatto il mio lavoro, nulla di più, niente di eccezionale» quanto ha riferito ai colleghi l’assistente bagnante e istruttore di nuoto, un cinquantenne a sua volta padre di famiglia.
Le urla, l’intervento
Erano le 13.20 circa quando da una delle vasche esterne, quella per i piccoli, con novanta centimetri di acqua, si sono levate delle grida di adulti che chiedevano aiuto per una bambina di sei anni, quasi sette, che si trovava sul fondo da troppo tempo. Il bagnino, con la postazione proprio di fronte a quella vasca, sempre con lo sguardo fisso sui piccoli intenti a giocare, si era già attivato. Quando ha tirato fuori dall’acqua la piccola bagnante questa non respirava e non aveva battito. Il cinquantenne ha iniziato subito le manovre rianimatorie previste, a partire dalla compressione, ed ecco che la bambina ha sputato l’acqua ingerita e si è così ripresa. Nel frattempo era stato dato l’allarme al numero unico di emergenza 112 che aveva fatto convogliare all’acquapark due ambulanze e che aveva anche fatto alzare in volo l’elicottero di Trentino Emergenza dall’aeroporto di Matterello per trasferire nel più breve tempo possibile la minore in ospedale. Ad aver bisogno di aiuto anche la mamma della bambina che, in quei momenti concitati, spaventata, temendo per la vita della figlia, aveva avuto un mancamento. Entrambe sono state portate al Santa Chiara. La piccola in particolare, per la quale è stato disposto il trasferimento in codice rosso, una volta a Trento è stata sottoposta a tutti i necessari accertamenti. Ma a detta dei medici non corre pericoli.
L’elogio della struttura
Non sono mancati i ringraziamenti e i complimenti all’assistente bagnante che ha salvato la piccola. «Si tratta del nostro bagnino più esperto, che è anche istruttore di nuoto, lavora nella nostra struttura da diversi anni — fa sapere Daniele Rigotti, presidente e amministratore delegato di Andalo Gestioni srl che non ricorda episodi simili negli ultimi 11 anni —Dalla sua ha grande esperienza e capacità e proprio questo background professionale fa la differenza. L’ha fatta anche nel salvare la bambina, per lui niente di eccezionale, solo il suo lavoro».
Le operazioni
di Redazione
A 2400 metri, portati dall'elicottero dei vigili del fuoco, operatori del Soccorso alpino di tutto il Trentino e finanzieri del Soccorso alpino. Oltre 140 le persone coinvolte oggi nelle operazioni. Ricerche al momento sospese