Italia

mercoledì 6 Settembre, 2023

Blitz a Caivano: «Ed è solo l’inizio»

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Meloni: «Basta zone franche, primo atto di un percorso per legalità e sicurezza»

Proiettili, molotov, contanti: il maxi blitz al Parco Verde di Caivano, hinterland a nord di Napoli è scattato all’alba di ieri. Una operazione congiunta di carabinieri, polizia e guardia di finanza che ha visto impegnati 400 uomini e donne delle forze dell’ordine per battere palmo a palmo il territorio. Uno Ied – una bomba improvvisata – oltre 300 proiettili, alcuni anche da guerra, per gli ak47, 44mila euro sequestrati, un appartamento diventato piazza di spaccio, dove, prima di vendere, la droga veniva anche confezionata. E poi ancora droga, altarini e controlli nelle strade, 141 le persone identificate, 10 i veicoli sottoposti a sequestro. E la premier assicura: «È solo l’inizio».
«Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano», ha commentato su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che assicura: «Questo è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni. Affinché in Italia non ci siano più zone franche».
Parla di «Governo determinato a riaffermare la legalità» il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. «Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche – ha affermato – Lo Stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia del Paese».
«Bene così, le persone perbene a Caivano come ovunque chiedono e meritano rispetto, legalità, sicurezza», ha scritto su Instagram il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Diversa la posizione dello scrittore Roberto Saviano che, sempre su Instagram, ha parlato di «sceneggiata di propaganda». «I maxiblitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica – aggiunge lo scrittore – Il governo ha promesso una bonifica e invece 400 uomini, tra poliziotti, carabinieri e Guardia di Finanza, hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli». «Quello che con onestà dovrebbero dire è che le operazioni di polizia non sono mai mancate in quei territori. A essere mancato è tutto il resto; sono mancate tutte le altre, fondamentali, manifestazioni in cui uno Stato degno di essere definito tale, fa sentire la propria presenza», ha sottolineato ancora lo scrittore. «Le affermazioni di Saviano sul blitz a Caivano delle forze dell’ordine lasciano stupefatti ma fino a un certo punto. D’altra parte non ci si può aspettare da chi ha creato il mito di Gomorra, facendolo diventare un fenomeno emulativo, di ragionare in modo differente. Non a caso anche il padre del musicista ucciso a Napoli ha fatto notare che la morte del figlio è maturata in un clima in cui le fiction influenzano la realtà, esaltando i criminali come modello di vita» la replica a Saviano del vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon. «A questi paradigmi sbagliati, Fratelli d’Italia intende opporre un esempio agli antipodi: il mito della legalità e del servizio per la propria comunità. Stia sereno Saviano, quello di oggi è solo il primo di una serie di interventi sulle periferie oggetto di degrado che il governo Meloni intende compiere per portare il crimine organizzato in uno stato di completa emarginazione», conclude Speranzon.