Scuola
martedì 4 Luglio, 2023
di Ubaldo Cordellini
Tempi supplementari per gli esami di maturità al Liceo Da Vinci. Non accade mai, o quasi mai, tanto che gli stessi insegnanti sono rimasti sorpresi. Ma questa volta è successo. Una commissione d’esame è stata bloccata, e rimarrà al lavoro fino a luglio inoltrato, per permettere a una studentessa che non era stata ammessa all’esame con cinque materie insufficienti, di poter svolgere la prova suppletiva dopo che il Tar l’ha ammessa con riserva, con decreto presidenziale del 29 giugno scorso firmato dal presidente Fulvio Rocco.
La motivazione sta tutta nel fatto che il danno per la giovane sarebbe troppo grande, visto che lei asserisce di essere già stata ammessa a un corso universitario di economia aziendale. L’inizio della prova suppletiva è fissato per il 7 luglio, con i commissari che avranno ora la responsabilità di valutare la preparazione di una ragazza che ha 5 insufficienze in materie chiave come matematica, fisica, scienze naturali, diritto e italiano.
La candidata all’esame, subito dopo la mancata ammissione ha chiesto, tramite gli avvocati di Avellino Filomena Alaia e Gian Paolo Sardos Albertini, l’annullamento della decisione presa dal consiglio di classe. Alla base del ricorso c’è la contestazione secondo la quale la scuola non avrebbe organizzato i corsi di recupero, che pure sono previsti dalla normativa, nelle materie nella quali non aveva ottenuto la sufficienza. Il presidente del Tar di via Calepina osserva, però, che «le eventuali disfunzioni organizzative verificatesi durante l’anno non sono sufficienti a giustificare o modificare l’esito negativo delle prove sostenute dallo studente durante l’anno, visto che il giudizio di non ammissione si fonda solo sulla constatazione dell’insufficiente preparazione dello studente e dell’incompleta maturazione personale». Il giudice osserva anche che la studentessa ha mantenuto, in base alla documentazione prodotta, un rendimento discontinuo nel corso dell’anno, riportando voti costantemente negativi in materie importanti.
Tutto questo in un quadro, come osserva il giudice «di numerose assenze e ritardi». Un quadro che è stato contrastato dalla ricorrente solo con l’affermazione di essere stata ammessa a un corso di studi universitari di economia, a Trento. Nonostante questo quadro, però, il presidente ha «ritenuto, esclusivamente in considerazione del pregiudizio dedotto dalla ricorrente, eccezionalmente di accordarle la tutela dell’ammissione con riserva alla sessione suppletiva dell’esame di Stato». In altre parole l’ammissione con riserva viene concessa solo in considerazione del fatto che la giovane perderebbe la possibilità di andare all’università. La ricorrente entro il 7 luglio comunque dovrà depositare una certificazione dell’Università di Trento che dimostri che ha superato l’esame di ammissione al corso di economia aziendale. Così la ragazza potrà sostenere la prova suppletiva in luglio e poi il collegio del Tar si riunirà il 27 luglio per decidere sulla richiesta di sospensiva della mancata ammissione.
L'inchiesta
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