Il caso
giovedì 9 Marzo, 2023
di Emanuele Paccher
Bilancio di previsione e Comune di Borgo Valsugana: due entità che quest’anno fanno fatica ad andare d’accordo. Lo scorso martedì 7 marzo, infatti, durante un consiglio comunale straordinario, si è proceduto ad annullare d’ufficio, in autotutela, il bilancio previsionale e il documento unico di programmazione per il 2023 – 2025, approvati il 31 gennaio scorso. E già l’approvazione a fine gennaio aveva avuto notevoli problemi, con una trentina di emendamenti che erano stati apportati al documento finale.
«La conseguenza è quella di procedere fino ad aprile con l’esercizio provvisorio, e quindi con molti limiti operativi per gli uffici nel portare avanti una gestione pressoché ordinaria senza intervenire con la parte in conto capitale e senza sforare i principi contabili e di funzionamento previsti per gli enti in esercizio provvisorio. Fortunatamente la norma ci permette comunque di procedere per le opere del Pnrr», spiega il Sindaco Enrico Galvan.
Duro l’attacco delle minoranze nei lavori d’aula: «La ragione per la quale siamo stati convocati qui oggi non ha precedenti nella storia recente del Comune di Borgo. Mai, a nostra memoria, siamo stati chiamati ad annullare in autotutela il bilancio del nostro Comune. Questo momento, a malincuore, passerà alla storia – le parole iniziali di Samuele Campestrin, a nome dei gruppi di minoranza Innova e Civitas –. Tutto questo si poteva evitare. Il 31 gennaio avevamo sollevato perplessità circa la correttezza dei dati di bilancio, e non abbiamo trovato ascolto. Chi lo dirà adesso ai borghesani e agli olati che siamo in esercizio provvisorio fino ad aprile? Chi lo dirà alle associazioni che non possono contare sui contributi comunali in questa prima parte dell’anno? Chi dirà alla popolazione che i lavori pubblici pianificati su 12 mesi dovranno essere fatti in 8?».
A smorzare gli animi ci ha pensato lo stesso primo cittadino, che si è assunto la responsabilità politica di ciò che è successo in quanto rappresentante del Comune, precisando però che le colpe nel merito della Giunta sono ben poche. «Ci sono delle responsabilità che vanno attribuite, e precisamente nel responsabile del servizio finanziario assunto lo scorso luglio».
Entrando nello specifico, gli errori del bilancio approvato a fine gennaio sono numerosi: mancato rispetto dell’equilibrio in parte corrente a causa dell’errata previsione di parte corrente del bilancio; sovrastima delle entrate in violazione dell’equilibrio di bilancio in parte corrente; mancato inserimento del fondo emergenziale quantificato in 499.210 euro per il solo 2023; mancata previsione del fondo di cassa per il 2023; stanziamenti parziali e non sufficienti per la corresponsione delle indennità degli amministratori e consiglieri comunali dell’Ente.
«Quanto emerso ha fatto sì che si decidesse di procedere all’annullamento in autotutela del bilancio. Gli errori, purtroppo, non erano riscontrabili se non entrando all’interno del software e facendo più controlli incrociati. Ribadisco senza alcuna remora ogni responsabilità in capo al responsabile del servizio finanziario, in quanto anche alle domande di chiarimento di alcune voci poco chiare in fase di predisposizione, le risposte sono sempre state più che rassicuranti», conclude il primo cittadino.