Mondo
domenica 30 Ottobre, 2022
di Redazione
Brasile alle urne per il ballottaggio delle elezioni presidenziali che vedono sfidarsi il presidente uscente Jair Bolsonaro e il rivale Luiz Inacio Lula da Silva. Il voto determinerà se la quarta democrazia più grande del mondo continuerà nel percorso politico di estrema destra, avviato da Bolsonaro, o se invertirà la rotta riportando un esponente di sinistra in primo piano e, in quest’ultimo caso, se Bolsonaro accetterà la sconfitta. Sono attesi oltre 120 milioni di brasiliani al voto, ma poiché le operazioni si svolgono elettronicamente, il risultato finale è solitamente disponibile a poche ore dalla chiusura dei seggi elettorali nel tardo pomeriggio. A potere votare sono oltre 150 milioni di cittadini, ma circa il 20% dell’elettorato si è astenuto al primo turno. La Corte Suprema ha emesso una sentenza che consente alle capitali degli stati di mettere a disposizione trasporto pubblico gratuito il giorno delle elezioni, e sia da Silva sia Bolsonaro si sono impegnati per aumentare l’affluenza alle urne. La maggior parte dei sondaggi dà in vantaggio da Silva, universalmente noto come Lula, anche se gli analisti politici concordato sul fatto che la corsa sia diventata sempre più serrata nelle ultime settimane. Per mesi, la vittoria elettorale di da Silva è sembrata di facile raggiungimento, mentre si accendeva la nostalgia per la sua presidenza 2003-2010, quando l’economia brasiliana era in piena espansione e il welfare supportava decine di milioni di persone. Tuttavia, al primo turno del 2 ottobre, da Silva è arrivato primo tra gli 11 candidati con il 48% dei voti, tallonato però da Bolsonaro con il 43%, a dimostrazione del fatto che i sondaggi avessero notevolmente sottovalutato la popolarità del presidente. Molti brasiliani supportano le posizioni di Bolsonaro in difesa dei valori sociali conservatori.