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mercoledì 15 Maggio, 2024

Brennero, l’Ue boccia i divieti ai tir dell’Austria. Il ministero: «Ora ricorso alla Corte di giustizia»

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Il parere era stato richiesto dall’Italia. La risposta di Bruxelles: «Limitano la libera circolazione delle merci»
Traffico in A22 in direzione nord

Bruxelles boccia i divieti ai tir imposti dal Tirolo al valico del Brennero: «Limitano la libera circolazione delle merci». Ieri è arrivato il parere della Commissione europea richiesto dalla procedura d’infrazione avviata dall’Italia contro l’Austria. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha già fatto sapere che il governo «procederà a formalizzare il ricorso in Corte di giustizia come previsto dall’articolo 259 del Trattato per ristabilire un quadro giuridico favorevole alle imprese e tutelare il principio di libertà all’interno dell’Unione europea». Soddisfatti i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, anche se quest’ultimo auspica una «soluzione condivisa».
Il parere
Lo scorso febbraio l’Italia aveva avviato la strada giudiziaria. Adesso potrà avvalersi del parere della Commissione. L’esecutivo di Bruxelles ritiene che «alcune misure in vigore in Austria — recita il parere — limitino il trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e, di conseguenza, la libera circolazione delle merci prevista dagli articoli 34 e 35 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea: divieto di circolazione notturna, divieto di circolazione settoriale mirato ad alcune merci con “affinità ferroviaria”, divieto invernale il sabato e il razionamento dei veicoli pesanti in ingresso in autostrada (il cosiddetto “dosing”)».
Nonostante le valutazioni di natura ambientale fornite da Vienna, la Commissione ha ritenuto che «le misure austriache manchino di coerenza e pertanto non possano essere giustificate nella loro interezza in base al raggiungimento degli obiettivi prefissati (protezione dell’ambiente, sicurezza stradale, fluidità del traffico o sicurezza di fornitura). Inoltre — si aggiunge — alcune di queste misure hanno maggiori probabilità di incidere sulle imprese straniere rispetto a quelle austriache».
Non sussiste invece la «presunta mancanza di leale cooperazione»: secondo la Commissione europea, l’Italia non ha fornito «prove sufficienti a sostegno di tale affermazione».
Bruxelles, infine, precisa che spetterà all’Italia decidere se deferire l’Austria alla Corte di giustizia dell’Unione europea, visto che il parere «non impedisce» ai due Paesi «di trovare una soluzione amichevole alla controversia».
Il ministero annuncia il ricorso
Tuttavia il ministero ha già annunciato l’intenzione di formalizzare il ricorso davanti alla Corte di giustizia. La decisione della Commissione «è stata accolta con “grande soddisfazione” dal Mit guidato dal ministro Matteo Salvini — si legge nella nota trasmessa dal ministero — Il parere dimostra la bontà della posizione del governo italiano che, su forte input del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, ha deciso di intraprendere la strada giudiziaria dopo anni di interlocuzioni finalizzate a trovare una soluzione negoziata, frustate dall’intransigenza austriaca».
La controrisposta dell’Austria
Immediata la replica del governo austriaco: «Un’azione legale presso la Corte di giustizia non amplierà né allargherà il Brennero, né porterà anche un solo camion sulle rotaie. Abbiamo bisogno di cooperazione e non di scontro», hanno dichiarato i ministri agli esteri, Alexander Schallenberg, e per l’Ue e la Costituzione, Karoline Edtstadler.
Reazioni di Fugatti e Kompatscher
Il governatore trentino Fugatti ha accolto il pronunciamento di Bruxelles «con soddisfazione»: «È la conferma della bontà delle rivendicazioni del nostro tessuto produttivo e dei nostri cittadini di cui anche il governo provinciale si è fatto portavoce — ha dichiarato — Non era scontato e sappiamo che il lavoro da fare è ancora molto. Ma poter ripartire da questo risultato è estremamente importante. Mancando il dialogo — ha aggiunto — è difficile approdare ad una soluzione. L’Europa deve continuare ad ascoltare, anche i territori piccoli come il nostro». Il governatore altoatesino Kompatscher, invece, invita a trovare «una soluzione condivisa per garantire sicurezza e dignità, e allo stesso tempo tutela dei cittadini che vivono lungo l’asse del Brennero».
I commenti delle categorie
Non sono state le uniche reazioni. «Lo stop alle limitazioni dell’Austria al passaggio delle merci al Brennero è importante per salvare le imprese italiane di tutti i settori produttivi da una stangata da 250 milioni all’anno», ha sottolineato la Coldiretti. Le ha fatto eco Anita (Confindustria), che ha parlato di «una vittoria significativa per il nostro Paese e per le imprese che quotidianamente muovono l’economia nazionale, portando il made in Italy verso il Nord Europa».