Eventi e costi
martedì 13 Agosto, 2024
di Simone Casciano
Spettatori interessanti, per competenza, e preoccupati dati alla mano. Questa la situazione in cui si trovano i Comuni di Trento e Rovereto rispetto ai dati che emergono sul bilancio del Centro Santa Chiara e che prevede un debito pari a 2,3 milioni di euro, quasi totalmente attribuibile alla gestione dei concerti estivi nell’area di Trento Sud denominata Trentino Music Arena. La sensazione è quella di una gestione ancora «emergenziale» in cui si lavora anno per anno troppo a ridosso delle date degli eventi e portando quindi a un risultato non soddisfacente.
Bozzarelli: «Non c’è crescita»
Negativo il giudizio dell’assessora alla cultura e vicesindaca di Trento, Elisabetta Bozzarelli. «Gestita così San Vincenzo e la Trentino Music Arena sono solo una spesa – commenta Bozzarelli – E non un investimento culturale». Una spesa che porterebbe con sé ben pochi ricavi per il Santa Chiara, come evidenziato dalla situazione debitoria, ma anche per il territorio. «Ai tempi di Vasco avevano giustificato la spesa parlando dell’indotto turistico che l’evento aveva portato sul territorio – ricorda Bozzarelli – È evidente che l’estate scorsa e pure in quella in corso non si sta verificando nulla di tutto questo». Quella di Bozzarelli non è una critica all’investimento in cultura, ma a questa precisa gestione dell’area e delle spese annesse. «Noi non crediamo in questo modo di fare – spiega l’assessora – In questa spesa che non diventa investimento culturale e quindi non fa crescere né il territorio, né il suo tessuto culturale e nemmeno quello turistico». In tutto questo sarebbe importante vederci chiaro secondo la vicesindaca. «Io non so se il direttore ha libertà su questo tema o se è la Provincia a far valere il suo potere di indirizzo». Una chiarezza che sarebbe importante perché poi, conclude Bozzarelli, la palla è comunque nel campo della giunta, sia essa nella figura dell’assessora Gerosa o del presidente Fugatti. «La Provincia deve decidere cosa vuole fare – conclude Bozzarelli – Perché questo non è credere nella cultura. Crederci significherebbe innanzitutto lavorare rafforzando la programmazione».
Cossali: «Cambio di passo»
Di programmazione parla anche l’assessora alla cultura del Comune di Rovereto. «È evidente che serva un cambio di passo se si vuole far funzionare l’area – osserva Cossali – A settembre di quest’anno servirebbe già sapere nomi e date degli eventi della prossima estate e iniziare con l’informazione al pubblico almeno 6 mesi prima della rassegna». L’assessora riconosce che «l’estate della Trentino Music Arena è una grossa progettualità che si è inserita nella programmazione del Centro Santa Chiara». Importante quindi che «si trovi un equilibrio nella spesa, ma anche nelle energie e nelle risorse che sono destinate a questo lavoro». L’importante per Cossali è «che questo non metta in difficoltà il Centro Santa Chiara economicamente, ma anche a livello di energie. Visto che il Centro deve essere un attore attivo di proposte culturali nel corso di tutta la sua progettazione annuale e nelle sue varie iniziative».
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L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»