Marchio iconico
domenica 2 Giugno, 2024
di Daniele Benfanti
Il prodotto è sugli scaffali dei supermercati da quasi un anno. Ma solo i consumatori più attenti si saranno presi la briga di leggere l’etichetta. Magari un occhio sui valori nutrizionali, sul peso, sulle caratteristiche del contenuto ci cade. Più difficile avere attenzione per il luogo di produzione, che interessa pochi «fan» dell’agroalimentare. E, sorpresa, i fagioli alla Bud Spencer che da alcuni mesi sono sul mercato, anche nei supermercati trentini, sono prodotti a Rovereto.
Lo stabilimento di via Fornaci
I fagioli alla Bud Spencer sono commercializzati dalla Bud Power, azienda avviata dai nipoti del mito del cinema all’italiana. La linea si chiama «Eat like a hero», ovvero, «mangiali, gustali come un vero eroe». Tra gli stabilimenti licenziatari, che come terzisti producono questi speciali fagioli c’è la Dega Food di Rovereto, nata nel 1959. Il brand roveretano dal 2018 è stato acquisito dal gruppo campano D’Amico, che detiene anche gli altri marchi dell’agroalimentare Robo, Logrò e Monello. L’altro stabilimento è a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno.
Secondo la fedele ricetta di Bud
I fagioli alla Bud Spencer vengono venduti in lattine da 400 grammi, e contano, tra gli ingredienti, fagioli borlotti piemontesi (qualità Pinto), reidratati (il 43% del contenuto), acqua, polpa di pomodoro, cipolla, olio di semi, un 1,9% di pancetta affumicata, aromi, spezie, doppio concentrato di pomodoro. Fagioli pronti in tre minuti, dal sapore deciso, che si rifanno al piatto preferito, in decine di film, di uno dei miti del grande e piccolo schermo anni settanta e ottanta, il corpulento e sornione Bud Spencer, iconico burbero buono ma capace di grandi scazzottate insieme all’inseparabile amico Terence Hill. Sulla lattina si consiglia di consumarli con pane spezzato a mano. L’altro consiglio è di gustarli, come faceva l’eroe Bud nei film, utilizzando il mestolo di legno e non il cucchiaio.
Il merchandising e il marketing intorno al prodotto ne esaltano l’originalità: «Dopo oltre 50 anni d’attesa, i fagioli alla Bud Spencer sono finalmente arrivati. Rivivi le avventure del tuo eroe preferito attraverso un piatto che ha fatto la storia del cinema». E a garanzia dei fan curiosi di gustare a tavola il proprio personaggio preferito, che ancora oggi non tramonta nell’immaginario di giovani e meno giovani, la casa produttrice aggiunge: «Sono realizzati seguendo gli appunti della biografia di Bud». Un pieno di energia, perché ogni 100 grammi di prodotto si sprigionano 97 kilocalorie.. I grassi sono 2,3 grammi (saturi 0,4), carboidrati 11 grammi ogni 100 di prodotto.
Eroe del cinema e dello sport
Al secolo, Bud Spencer era il napoletanissimo Carlo Pedersoli.
Da giovane, prima di darsi al cinema, Pedersoli aveva preso parte a due Olimpiadi. Detentore di diversi record, è stato anche il primo atleta italiano a nuotare sulla distanza dei cento metri sotto la soglia del minuto, in stile libero. Fu anche pugile. La sua stazza: un metro e 94 per 120 chili.
Nel nome di nonno Carlo
I nipoti Carlo jr. e Alessandro hanno dato vita ai prodotti commerciali con il brand del nonno. Alle società che fanno capo a loro, si riconducono felpe, magliette, gin, whisky con l’effigie di nonno Bud, scomparso nel 2016 a 86 anni. «Abbiamo pensato a questa ricetta di fagioli alla Bud Spencer durante il lockdown» ha spiegato il nipote Carlo jr. «Vogliamo trasmettere un messaggio positivo, del bene che vince sul male» aggiunge Alessandro.
I fagioli «made in Rovereto» con la faccia di Bud Spencer stampata sulla lattina sono già esportati in Germania e Svizzera, con grande successo.