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giovedì 4 Luglio, 2024

Burger Fucktory, il fast food dai doppi sensi pensa al raddoppio. Sartori: «Vogliamo costruire una catena»

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I fratelli Marika e Stefano, 22 e 24 anni, hanno aperto il primo locale nel 2023: «I prodotti sono tutti fatti in casa»

Una scritta a led rossa degna della miglior tavola calda del Massachusset, un panino gigante e morbidissimo adagiato su un tagliere in acciaio dal quale scende una cascata di formaggio caldo, ketchup e maionese. E soprattutto: niente posate, perché «l’hamburger deve essere mangiato rigorosamente con le mani». Questa è l’apparizione da clienti nel neo nato Burger Fucktory, un fast food all’americana con un tocco poche che punta sugli ingredienti freschi e sulla qualità del servizio in tavola. Aperto il 1 aprile 2023 in via Bomporto, a due passi dal centro storico di Trento, il locale gestito dal giovanissimo Stefano Sartori (24 anni a luglio) ha da poco festeggiato un anno di attività ed è già pronto ad espandersi. D’altronde il nome estremamente allusivo lo aveva già fatto intendere… Dal termine fabbrica alla più classica delle parolacce anglofone è questione di una «a». «Quando abbiamo aperto il fast food — spiega Sartori — abbiamo dato vita ad un brand vero e proprio con l’idea di diventare un giorno una catena. Il nome — continua — è nato prendendo spunto dal concetto molto in voga del food porn, ed abbiamo scelto una parola che riprendesse maliziosamente quell’idea accattivante».
Un percorso in crescita quello di Burger Fucktory «che non ha conosciuto picchi né verso l’alto né verso il basso» ma che piano piano è riuscito ad affermare il proprio nome sul territorio trentino nonostante i competitor che Sartori non teme per nulla. «Quando si tratta di grandi catene anche conosciute a livello nazionale ed internazionale — afferma il giovane gestore — posso tranquillamente dire che il nostro prodotto è di una qualità molto diversa e ben superiore». Infatti, i prodotti sono tutti italiani, a partire dalla carne che viene acquistata da una macelleria di fiducia.
I burger sono fatti da noi in casa, così come la maionese, il ketchup e la nostra salsa fucktory, la gustosa cremina d’autore con pancetta, cetrioli e capperi a base maio con una punta di speziato e affumicato, «molto ispirata alla classica crispy».
Ma la vera chicca è il sofficissimo panino «bun» fatto in casa. Una prelibatezza leggerissima come una nuvola che farà sembrare l’hamburger un piatto di insalata a zero calorie. Il menù, differentemente dagli altri fast food sul territorio, è interamente fatto di panini: dal classico toast al Kentucky burger, ed è consultabile online anche per ordinazioni, ovviamente cliccando sull’allusivo tasto «Touch me».
In programma Sartori assieme alla sorella Marika, di soli 22 anni, ha già l’apertura di un secondo locale che proporrà alcuni panini nuovi e un brunch all’americana con il caffè «free refill». L’obiettivo primario, però, è quello di aumentare i posti a sedere che al momento sono 35 tra locale interno e la piccola terrazza. «A breve — conclude Sartori — aggiungeremo un plateatico al di là della strada che ci permetterà di recuperare un’altra decina di posti». Intanto, non ci resta che attendere il secondo locale, gustandoci un american burger rigorosamente con le mani.
Il coperto non si paga e soprattutto, se non sapete dove andare dopo una notte di movida, Burger Fucktory il fine settimana rimane aperto fino alle 4!