trasporti
giovedì 29 Febbraio, 2024
di Davide Orsato
Per vederlo in funzione davvero serviranno ancora tre mesi. Intanto la «prova generale» c’è stata: nella giornata di mercoledì i nuovi autobus elettrici con il sistema Brt hanno percorso le tratte che saranno attivate con l’orario estivo, tra Trento e Lavis. Un collaudo non solo per i mezzi, ma anche per le linee, una nuova e una rivista. Attenzione, in particolare, a quella che sarà la nuova 17, che transita per due volte attraverso le strade del centro storico: strade non larghissime e per questo va valutata anche le possibilità di manovra.
I mezzi erano già stati provati a settembre, ma si trattava semplicemente di autobus «prestati» dalla ditta costruttrice, la Mercedes Benz. Questa volta, però, i mezzi messi in circolazione sono proprio quelli che verranno utilizzati, con tanto di livrea di Trentino Trasporti. I due autobus elettrici sono già a disposizione, pertanto della controllata della Provincia. Com’è andata? Bene, a seconda di quanto emerge dalle prime voci. «È stata una prova positiva — dice il vicesindaco di Lavis, Luca Paolazzi, che ha visto i mezzi mentre transitavano nel territorio comunale — non vediamo l’ora di vederli quotidianamente in strada». Quelli che verranno instradati a giugno non saranno, semplicemente, dei «bus elettrici». La filosofia del Brt (Bus rapid transit) è quella di avvicinare i mezzi su ruota alla performance dei mezzi a guida vincolata, come i tram. Ecco perché i mezzi avranno due formati: uno lungo dodici metri (sarà quello che transiterà per il centro di Lavis) e uno di diciotto: un bus ad ampia capacità che percorrerà la nuova linea 18. Una linea che parte dall’autostazione di Trento per percorrere la statale 12 (via del Brennero, via Alto Adige) fino ad arrivare all’ex consorzio ortofrutticolo «5 comuni» di Mezzolombardo. Sarà un servizio sostitutivo della ferrovia Trento Malè da quando la linea sarà inattiva, nel primo tratto, a causa dei lavori del bypass ferroviario. Ogni corsa è prevista una fermata, proprio nei pressi della stazione ferroviaria Trento Malè per la ricarica. Ma non si deve pensare ai tempi lunghi di una normale auto elettrica. «I mezzi sono muniti di pantografo — spiegano da Trentino Trasporti — che si connette a una stazione di ricarica. Inoltre c’è un sistema di assistenza di guida che funge anche da regolatore per la batteria». Come un tram, insomma. Alle ricariche «rapide» di giorno, segue una ricarica «by night», di notte, con tempi ben più lunghi: l’operazione avverrà nel depositi di via Innsbruck di Trentino Trasporti.
Il test di ieri è servito anche a testare la batteria, che viene tarata in modo intelligente dal sistema per per modulare la ricarica nel corso della giornata. I bus elettrici attivi fra qualche mese saranno i primi di una flotta che verrà implementata anche nelle valli.
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