la polemica
martedì 13 Febbraio, 2024
di Tommaso Di Giannantonio
Il casus belli è il taglio delle corse scolastiche nei giorni delle vacanze di Carnevale (tra giovedì scorso e la giornata di oggi). Ma nel suo appello a Trentino trasporti (e quindi anche alla Provincia) il Comune di Trento mette sotto accusa l’inerzia della società. «Serve un trasporto pubblico efficiente», dice il sindaco Franco Ianeselli. «Riscontriamo un certo conservatorismo», rincara l’assessore Ezio Facchin, con delega alla mobilità e alla rigenerazione urbana.
La cancellazione delle corse scolastiche sotto Carnevale ha colto di sorpresa il Comune. «Il trasporto pubblico è fondamentale proprio perché vogliamo andare in direzione di una città più sostenibile, dove si usa meno l’automobile quando non è necessario — ha dichiarato ieri mattina il sindaco nella consueta conferenza stampa del lunedì, al termine della riunione della giunta comunale — Serve un trasporto pubblico efficiente. Non possiamo rassegnarci all’idea che per mancanza di personale si usano i giorni di Carnevale per ridurre in maniera così impattante le corse. Una città che vuole crescere sul fronte della sostenibilità deve avere un trasporto pubblico molto efficiente. Abbiamo già incontrato Trentino trasporti e ci siamo rimasti male perché non eravamo stati informati della riduzione delle corse sotto Carnevale: per noi è stata una sorpresa. L’azienda dice che lo sapevamo, allora forse ci siamo capiti male, anche se non ne sono convinto». Raggiunto al telefono, il presidente di Trentino trasporti, Diego Salvatore, ribadisce che la riduzione delle corse urbane scolastiche nei periodi delle vacanze aveva ricevuto il via libera del Comune già lo scorso agosto.
L’appello del sindaco, però, sembra andare oltre il caso delle corse di Carnevale. «Deve proseguire un confronto con Trentino trasporti per avere un trasporto pubblico efficiente — ha aggiunto il sindaco — Il Comune è azionista al 15% di Trentino trasporti, la Provincia all’80%. Bisogna credere di più nel trasporto pubblico».
Nel capoluogo, in particolare, «si riscontrano criticità sulle linee 5 e 8 — spiega l’assessore Facchin — La linea 5 è limitata da via dei Ventuno. È un tema che ci stiamo ponendo perché piazza Venezia è il punto più congestionato della città. Adesso faremo un incontro specifico con Trentino trasporti perché il tema del monitoraggio è centrale. Da questo punto di vista siamo indietro — sottolinea — Notiamo un certo conservatorismo da parte di Trentino trasporti sull’uso delle tecnologie. Senza un monitoraggio degli utenti non possiamo pianificare al meglio il sistema della mobilità e quindi non possiamo raggiungere gli obiettivi di sostenibilità». Il sindaco riporta la sua esperienza quotidiana: «Io prendo l’autobus nell’ora di punta della mattina e ci sono sempre quei 10 minuti di ritardo — dice — C’è poi il problema della navetta che dallo Zuffo porta in centro: è poco utilizzata anche perché non è riconoscibile come trasporto pubblico».
Quali possono essere le soluzioni? Prima di tutto bisogna passare da un serio monitoraggio: «Domani (oggi, ndr) avremo un incontro con Trentino trasporti per valutare una piattaforma — spiega Facchin — Dopodiché, su iniziativa del Comune, abbiamo attivato i bus notturni. Il sistema a chiamate sta dando buoni risultati e stiamo programmando insieme alla Provincia un servizio a chiamata verso Aldeno. Speriamo che queste sperimentazioni possano dare risultati positivi, nell’interesse di tutti». Uno dei temi principali è anche il trasporto rapido tramite bus, noto anche come Brt. «Corsie preferenziali? Ci saranno soluzioni intermedie: dove sarà possibile farle le faremo, dove saranno controproducenti non le faremo e ci sarà un adeguamento dell’orario degli autobus. L’importante è avere il monitoraggio degli eventi. Bisogna essere collaborativi. Infine — conclude — bisognerà promuovere il car pooling». Ossia l’uso condiviso delle auto finalizzato a ridurre il traffico veicolare.
«La nostra — ha puntualizzato Ianeselli — non è una critica ai lavoratori di Trentino trasporti, ma come amministrazione, se il servizio urbano non è adeguato, lo dobbiamo dire. Non vogliamo individuare un colpevole, ma dobbiamo impegnarci tutti».
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di Redazione
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