L'opera
giovedì 20 Luglio, 2023
di Benedetta Centin
Da giorni, nel cantiere del bypass ferroviario, all’ex scalo Filzi, sono al lavoro anche i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) con i tecnici di Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente) per verifiche tecnico-ambientali, per effettuare campionamenti e accertamenti, non esclusivamente su scavi e materiale trattato e prelevato (che ora verrà analizzato in laboratorio) ma anche sulla documentazione inerente. Un lavoro che ha visto impegnati militari e tecnici per intere giornate già dalla scorsa settimana, con le prime fasi di scavo lungo via del Brennero, con le pale delle gru in azione. Un lavoro congiunto, quello degli uomini dell’Arma e del personale di Appa, di organi ispettivi appunto, fatto su iniziativa, non, a quanto pare, su input dell’autorità giudiziaria. Del resto un’opera così vasta e impattante (di un costo previsto di un miliardo e 178 milioni di euro) non può non avere i riflettori puntati sugli aspetti ambientali da una parte e tecnici dall’altra. Temi su cui vertono anche gli esposti presentati finora dai comitati no Tav. Altro aspetto poi che non si può affatto trascurare la vicinanza del cantiere all’ex scalo Filzi con l’ex Sloi e l’ex Carbochimica, aree definite Sin, cioè sito di interesse nazionale. Carabinieri del Noe e dipendenti dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente hanno operato ciascuno per le proprie competenze. Lo hanno fatto, ribadiamo, per giorni. Ieri c’è stato un ulteriore sopralluogo al grande cantiere e potrebbero seguirne altri: il monitoraggio, è quasi scontato, sarà costante, anche per dare disposizioni agli addetti ai lavori del Consorzio Tridentum sulle attività pratiche da effettuarsi, come già successo. E se da una parte gli uomini dell’Arma del Nucleo operativo ecologico hanno effettuato accertamenti ambientali, provvedendo anche ad acquisire la relativa documentazione su cui verranno fatti approfondimenti, i tecnici di Appa hanno proceduto a prelevare dei campioni di materiale trattato che verranno analizzati nei laboratori interni. Ci saranno insomma accertamenti analitici, approfonditi, sui terreni e sui materiali di scarto, per non lasciare nulla di intentato. E in base all’esito dalle analisi in laboratorio potrebbero scaturire ulteriori attività, più specifiche ancora.
L’Osservatorio rinvia
Posticipato invece alla prossima settimana il sopralluogo (che era previsto per la giornata di ieri) da parte dell’Osservatorio ambientale e per la sicurezza, voluto per monitorare l’impatto del cantiere della circonvallazione ferroviaria sulla città e coordinato da Stefano Robol.
Ianeselli: «Bene i controlli»
A commentare l’attività dei militari del Noe e degli operatori di Appa, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli: «Eravamo a conoscenza delle verifiche da parte loro, è un’ulteriore conferma che i lavori non sono svolti in assenza di controlli, c’è appunto un’attenzione massima». Controlli che, a detta del primo cittadino, «sono importanti soprattutto perché si tratta di un cantiere che si trova all’interno della città, in un’area urbana», e poi «sono fondamentali anche per eventuali correttivi». Un’attività, insomma, che non deve mancare per il sindaco che, commenta: «Dobbiamo avere fiducia nelle autorità preposte, nel lavoro dei carabinieri e di Appa». Lo stesso Ianeselli insiste sulla necessità della grande opera viabilistica: «I lavori devono essere fatti, ma nel migliore dei modi, senza alcuna sbavatura, perché la posta in gioco è troppo alta. Da questi accertamenti mi sento rassicurato, siamo noi i primi come amministrazione a chiedere maggiore attenzione».
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