I lavori
mercoledì 17 Maggio, 2023
di Redazione
Dovevano iniziare il 10 maggio. Poi la data è stata spostate al 22. E poi, pare, saranno rinviati ancora. Gli abbattimenti delle case e degli edifici di via Brennero tra l’ex Cassa Rurale e l’Aci dove inizieranno a scavare le talpe del bypass ferroviario ancora dovranno attendere. E non poco, visto che la sede Aci è ancora in funzione e dovrebbe restarlo per qualche mese, visto che non sono ancora pronti i nuovi uffici in via Lunelli. E sembra che non lo saranno ancora per mesi. Pare difficile, quindi, che le ruspe di Webuild possano iniziare ad abbattere le case tutto intorno a breve. Nei giorni scorsi, inoltre, durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza il questore Maurizio Improta aveva posto il tema del ritardo nell’allestimento del cantiere dal momento che ancora l’area non è stata delimitata, non è stata messa in sicurezza con un’apposita recinzione e non c’è un servizio di vigilanza privata. Tutti elementi che servono anche alle forze dell’ordine per delineare i confini della zona da proteggere. Attualmente ci sono tre trivelle all’opera con i sondaggi lungo il percorso del bypass ferroviario e i poliziotti sono impegnati nei servizi di protezione dei lavoratori. È chiaro che una volta che il cantiere dovesse partire con gli abbattimenti l’area sarebbe più vasta e servirebbe un servizio di sicurezza più ampio. Per questo è stato chiesto di individuare bene l’area dei lavori e di proteggerla con recinzioni, new jersey e guardie giurate. Ma Welbuid ancora non ha provveduto in tal senso. E ancora non ci sono provvedimenti in merito alla nuova viabilità. È chiaro che il traffico non potrà più continuare a scorrere tranquillo lungo via Brennero mentre le case e gli altri edifici verranno abbattuti. Però, al momento, non è chiaro come e dove verrà deviato il traffico. Probabilmente le auto dovranno fare il giro passando da via Fratelli Fontana e poi da via Maccani. Ma anche sotto questo aspetto non ci sono ancora indicazioni.
Proprio per fare il punto è stato convocato per questa mattina un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che dovrà affrontare il tema della sicurezza del cantiere. Il timore è che eventuali contestatori possano esacerbare le azioni di protesta già messe in atto nelle scorse settimane. Già in questi giorni un gruppetto di manifestanti cerca contestare i lavoratori addetti alle trivelle già la mattina presto, prima che prendano servizio. Le azioni di disturbo sono già numerose e le forze dell’ordine e i responsabili della pubblica sicurezza cercano di delimitare gli obiettivi da proteggere in maniera tale da non disperdere troppo gli addetti.
I sondaggi dovrebbero finire il prossimo 21 maggio e in un primo momento si era ipotizzato che le case sarebbero state abbattute a partire dal giorno dopo, il 22. Ma nelle prossime settimane si terranno due eventi che assorbiranno due eventi che richiederanno uno spiegamento di forze non indifferente: il passaggio della tappa del Giro d’Italia e il Festival dell’Economia. Quindi anche per questo fino al 28 maggio è quasi impossibile che si parta con gli abbattimenti. Poi ci sarà da attendere che l’Aci possa trasferirsi in via Lunelli. Nella riunione di pochi giorni fa del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica i dirigenti della Provincia hanno assicurato che la nuova sede sarà pronta a breve e il sindaco Franco Ianeselli ha sollecitato a fare presto. Le previsioni secondo le quali il cantiere sarebbe stato pronto a breve, comunque, sembrano azzardate, anche se il Comune cerca di far rispettare il più possibile i tempi.
Oggi, il Comitato dovrebbe prendere decisioni in merito e fare in modo che la questione giunga a soluzione entro breve tempo.
I dati
di Gabriele Stanga
A rivelarlo la Camera di Commercio. L’anno scorso a Trento e Rovereto aperte 41 liquidazioni, 10 in più del 2023. De Zordo: «Attenzione ma niente allarmi» Preoccupati, invece, Busato e Paissan: «Segnale da cogliere»