L'opera

giovedì 8 Giugno, 2023

Bypass ferroviario, niente demolizioni la notte a Trento. Si faranno entro le dieci di sera

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Entro fine giugno abbattuti gli edifici dell’ex Trentino Mobilità

Entro la fine del mese saranno abbattuti l’ex Trentino mobilità e i due edifici immediatamente a nord. Lo hanno annunciato ieri il coordinatore dell’Osservatorio sul bypass Stefano Robol e il dirigente del Comune Giuliano Franzoi che hanno anche spiegato come i lavori di demolizione saranno eseguiti cercando di minimizzare il disturbo per i residenti in termini sia di rumore che di polveri. Il Comune ha concesso una proroga di sei giorni, per il periodo serale tra le 18 e le 22 e 30, per quanto riguarda il rumore legato alle demolizioni. Questo perché i lavori per l’abbattimento dei tre edifici richiedono il blocco della linea della Trento Malè per ragioni di sicurezza. In un primo tempo, come ha spiegato Franzoi, si era ipotizzato che le demolizioni potessero essere svolte di notte, ma poi, per evitare di disturbare troppo i residenti si è raggiunto un accordo con Trentino Trasporti per fare in modo che i lavori possanno essere svolti di sera, interrompendo la linea dalle 18 alle 22 e 30 appunto. «In un primo tempo i lavori dovevano occupare sei notti, adesso li abbiamo limitati a sei sere fino alle 22,30. Questo per cercare di ridurre al minimo di disagi della popolazione residente in zona», ha spiegato Franzoi. I lavori saranno svolti entro la fine del mese di giugno, quando scade la deroga concessa dal Comune. Poi si dovrebbe passare al lato est di via Brennero, quello in cui si trovano l’ex Cassa Rurale e l’Aci. Ma per quella zona ancora ci sono varie cose da sistemare, non ultima proprio il trasferimento dell’Aci.
Tornando alla parte ovest, quella subito prima dello scalo Filzi, sono già in corso i lavori di preparazione, come ha spiegato Robol: «Quando si dice che partono le demolizioni non è detto che subito vengano abbattuti i muri. Attualmente gli operai stanno staccando tutti gli impianti, poi verranno preparati gli edifici e si prenderanno tutte le precauzioni. Quello che posso dire è che abbiamo stilato un protocollo con l’impresa che prevede tutta una serie di misure per mitigare gli effetti delle demolizioni e i disagi per la popolazione. I lavori verranno fatti con le pinze e non con il demolitore per ridurre al minimo il rumore e le polveri. Per limitare i polveroni le pinze sono dotate di una lancia che getterà acqua e poi a terra ci saranno addetti che useranno altre lance per evitare sempre che si sollevino polveri. I camion che porteranno via travi, mattoni e il resto del materiale saranno tutti telonati e le ruote saranno bagnate all’uscita per evitare di disperdere le polveri nell’aria».
Franzoi conferma che sono molte le precauzioni adottate per ridurre il disturbo e le polveri: «Si è fatto di tutto per evitare che il cantiere possa disturbare più del dovuto». Robol poi aggiunge una nota sul piano della sicurezza: «Abbiamo parlato con i tecnici che si occuperanno delle demolizioni ce n’è anche uno che ha lavorato alla demolizione del ponte Moranndi. Questo è un cantiere che presenta complessità molto inferiori anche se necessita comunque di attenzione dal momento che è in centro città. Però c’è il massimo della cautela».