L'iniziativa

martedì 7 Marzo, 2023

Bypass ferroviario: un osservatorio per limitare l’impatto del cantiere

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Si affiancherà a un altro dedicato alla sicurezza sul lavoro. Il sindaco Ianeselli: uno strumento di garanzia.

Manca poco, ormai, all’avvio del cantiere sul bypass ferroviario. E l’amministrazione comunale ha pensato a due strumenti «di garanzia» in vista dell’inizio dei lavori. Si tratta di due protocolli propedeuticiall’avvio della fase operativa del progetto della Circonvallazione ferroviaria. Il primo istituisce l’Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro, un organo tecnico che avrà compiti non solo di controllo, ma garantirà anche la trasparenza e l’accesso alle informazioni da parte dei cittadini. Il secondo invece impegna Rete Ferroviaria Italiana (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs), committente dell’opera, e dunque l’appaltatore (il consorzio di imprese composto da Webuild, Ghella, Collini Lavori e Seli Overseas) alla condivisione delle modalità organizzative del cantiere del bypass, in modo da mitigare il più possibile l’impatto dei lavori sulla città. Entrambi i documenti sono stati sottoscritti da Damiano Beschin, responsabile del procedimento (Rdp) per Rfi, da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma e da Franco Ianeselli, sindaco di Trento, alla presenza della commissaria di Governo Paola Firmi.

«La settimana scorsa c’è stata la consegna del cantiere, questo invece è il momento delle garanzie, è il commento del sindaco Franco Ianeselli. «L’Osservatorio ambientale esplicita il ruolo dei territori e avrà compiti di indirizzo, stimolo e controllo – ha dichiarato il primo cittadino – non si sostituisce ad altri organismi ma è un di più di cui i territori sentono il bisogno, perché questa è un’opera che non deve essere subita, ma accompagnata. Nell’Osservatorio c’è anche un richiamo molto forte alla necessità di trasparenza, che troverà risposta nella costituzione di un Infopoint e nell’aggiornamento costante riguardo ai lavori. Fondamentale anche il protocollo di cantiere, tanto più che nei prossimi anni Trento è destinata a diventare la città dei cantieri, perché non c’è solo la circonvallazione, ma anche l’ex Sit, il ponte di Ravina: importante è dunque avere la capacità di gestire e mitigare l’impatto di tutte queste opere sulla vita dei cittadini».

Per il presidente Fugatti, i protocolli sono «due importanti documenti che nelle intenzioni della Provincia autonoma, del Comune di Trento e di Rfi dovranno essere applicati concretamente nella fase di realizzazione di questa grande opera strategica per il Trentino. Se l’obiettivo è avere un cantiere modello, com’è nella volontà espressa da Rfi, siamo convinti che debba esserlo anche su questi aspetti, la sicurezza sul lavoro e la tutela ambientale, sui quali il Trentino vuole mantenere la massima attenzione. Ma anche il tema della gestione del cantiere è importante e auspichiamo che ci sia comprensione da parte dei cittadini. C’è grande attenzione sull’area di Trento nord e a questo proposito posso precisare che si andrà verso un nuovo appalto per lo svincolo della tangenziale presso Campotrentino, con l’auspicio che si possa riuscire ad andare a gara nel 2023».

Anche la commissaria Firmi ha sottolineato l’importanza degli impegni assunti con i protocolli: «Oggi si completa l’assetto organizzativo che accompagnerà l’attuazione di questa grande opera. Qualche mese fa è stato firmato un protocollo di legalità che istituisce una serie di monitoraggi sulla corretta conduzione dei lavori. Ora si pongono altre due basi importanti: queste tre articolazioni insieme andranno a sostenere la realizzazione dell’opera per renderla la più compatibile possibile con la città e il territorio. Dunque possiamo dire davvero che siamo ai nastri di partenza. Ringrazio Comune e Provincia non solo per il supporto, ma anche per la partecipazione attiva a un progetto internazionale che ha una valenza territoriale molto forte».

I due protocolli recepiscono e attuano alcune delle prescrizioni votate dal Consiglio comunale e dal Consiglio provinciale, che hanno condizionato la realizzazione dell’opera alla mitigazione del suo impatto sulla città e a una stretta vigilanza sugli aspetti riguardanti l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.

Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro.  Si tratta di un organismo tecnico con funzione di indirizzo, controllo e garanzia, l’Osservatorio promuove la sorveglianza ambientale, il rispetto delle norme di tutela sociale e tecnica del lavoro, la trasparenza, la diffusione delle informazioni, la gestione delle segnalazioni. Come previsto dal protocollo, l’Osservatorio è guidato da un coordinatore (sarà Stefano Robol, ex manager di Trentino sviluppo). La struttura organizzativa prevede due referenti per la Provincia autonoma di Trento e per il Comune, un Comitato tecnico scientifico, un Centro di informazione permanente (Infopoint), una segreteria tecnica.

L’Osservatorio sarà in funzione per tutto il periodo dei lavori, come da  cronoprogramma di realizzazione dell’opera e comunque finché saranno completate le attività finalizzate a verificare il rispetto delle prescrizioni ambientali, compresi i due anni di monitoraggio post-operam.

Protocollo per la mitigazione dell’impatto del cantiere. Il documento impegna i sottoscrittori – Rfi, Comune e Provincia – alla condivisione delle modalità organizzative dei cantieri della Circonvallazione ferroviaria, in modo da mitigare il più possibile il loro impatto sulla città. In generale, l’obiettivo è quello di regolare i flussi di traffico e minimizzare le conseguenze sulla viabilità, di mitigare l’impatto ambientale e di condividere un piano di monitoraggio. Più in dettaglio, il protocollo prevede la costituzione da parte di Rfi di un focal point per il monitoraggio ambientale e geo-strutturale, al quale Comune e Provincia potranno rivolgersi in caso di anomalie. Nel progetto esecutivo redatto dall’appaltatore dovrà essere approfondita e ottimizzata la logistica e dovranno essere individuati siti di deposito che permettano di ridurre la lunghezza dei tragitti per il trasporto del materiale proveniente dagli scavi. È prevista una serie di interventi per limitare l’inquinamento acustico e la diffusione di polvere e sarà garantita agli utenti della mobilità la disponibilità di strade, fermate degli autobus, piste ciclabili, parcheggi (eventuali limitazioni puntuali dovranno essere concordate con le Amministrazioni competenti). Il trasporto di materiale su gomma potrà avvenire solamente con automezzi nella più alta classe  «euro» e con il carico coperto con telo, per quanto possibile in orari diversi da quelli in cui il traffico dei pendolari è più intenso.