L'intervista
giovedì 6 Luglio, 2023
di Donatello Baldo
Prima di parlare, il sindaco di Trento si assicura che tutto sia vero, che quanto riportato del vertice del centrodestra che si è tenuto martedì a Mas dei Chini alla presenza di Fugatti e dei suoi sostenitori non sia stato smentito: «Mi riferisco al passaggio in cui si dice che le divisioni sulla circonvallazione ferroviaria non saranno un problema per il centrodestra perché l’opera me la sarei intestata io».
Tutto confermato, nessuna smentita.
«Allora è grave. E ora cerco di spiegare il perché in termini istituzionali, non essendo io candidato. Ma sono il sindaco della città in cui passerà l’opera più importante dell’intero Trentino da due secoli a questa parte, ed è grave che l’alleanza del governatore, alla sua presenza, affermi in sostanza che i problemi legati alla circonvallazione sono da scaricare sul sindaco».
Durante il vertice, assente Fratelli d’Italia, le forze politiche che sostengono Fugatti hanno cercato di approfondire proprio i temi potenzialmente divisivi all’interno della coalizione.
«Immagino, quindi per stare assieme a Fratelli d’Italia, invece che difendere la più grande opera del Trentino si fa lo scaricabarile. Vorrei ricordare una cosa…».
Prego.
«Riconosco all’attuale giunta di aver assunto posizioni chiare, ma vorrei ricordare ai sodali di Fugatti che il governatore nel novembre del 2019 ha firmato con il mio predecessore Alessandro Andreatta e con Rete ferroviaria italiana (Rfi) un protocollo d’intesa sul bypass e interramento, e che in Trentino arrivano migliaia di lavoratori, oltre a quasi un miliardo di euro di valore dell’opera. Insomma, su questo lo scaricabarile non è accettabile da una coalizione che governa la Provincia e che vorrebbe governarla ancora».
Diceva che si scarica su di lei il problema per rincorrere l’accordo con Fratelli d’Italia. In che senso?
«Siccome alcuni esponenti di Fratelli d’Italia partecipano alle manifestazioni no-bypass, per evitare divergenza, si teorizza il disimpegno».
L’allusione ai no-tav come «suoi amici» è stata fatta, forse, per sottolineare che la contestazione arriva da sinistra, e lei è di sinistra.
«Ecco, banalizzare così la questione è in qualche modo anche volgare. Alle manifestazioni partecipano anche gli esponenti di Fratelli d’Italia. Abbiamo visto che per rafforzare le truppe di chi contesta la circonvallazione, in piazza c’è un po’ di tutto. Assieme ai no-bypass ci sono anche i no-vax, e molti arrivano proprio da destra. Se dobbiamo parlare di amici, starei attento… Il sindacato da cui vengo mi ha insegnato a scegliermi bene i miei compagni di viaggio».
A chi si riferisce?
«Non sto pensando ai parti minori come l’Udc che in Trentino è chiaramente no-vax e filo-Putin, per carità: in ogni coalizione ci sono contraddizioni sui partiti minori. Mi riferisco all’accordo con Fratelli d’Italia, che davvero danno man forte ai movimenti che contestano la realizzazione del bypass. Bypass su cui la giunta Fugatti ha preso impegni solenni».
Le ha dato proprio fastidio questa affermazione.
«Mi preoccupa. Mi pare che se c’è un aspetto valoriale che distanza le due coalizioni è ora la credibilità. Fratelli d’Italia è anche contro l’inceneritore. Scaricano il barile anche su quel fronte? Ma se non ci si prendono le responsabilità, che autonomia vogliono andare a governare?».
È stato il segretario del Patt Simone Marchiori a osservare che la circonvallazione se la sarebbe «intestata» lei.
«La new-entry è più realista del re. Ora, al di là dei valori, dei principi, degli schieramenti che si dividono in destra e sinistra, mi chiedo cosa possano pensare le persone che voteranno per loro attratte dagli slogan sulla concretezza e sulla buona amministrazione scevra da ideologie. Davanti alla teorizzazione dello scaricabarile cosa diranno? Come si può amministrare così l’Autonomia? Io le mie responsabilità me le prendo, ai cittadini e anche a chi contesta cerco di dare risposte. Altri, evidentemente, preferiscono passare la patata bollente ad altri per non avere problemi. Complimenti».
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