La protesta
domenica 19 Marzo, 2023
di Francesco Terreri
Da ieri, sabato, due camper (nella foto) presidiano la zona di Trento nord espropriata per avviare i lavori della circonvallazione ferroviaria. L’iniziativa è di un gruppo di giovani che si firma «Il cantiere della lotta» e che resterà sul posto per promuovere iniziative, laboratori, concerti, mostre contro il progetto della nuova ferrovia. Sullo stesso tema si è tenuta presso la sede della circoscrizione a Piedicastello la seconda assemblea dei danneggiati dalla circonvallazione, organizzata da Coordinamento Trentino No Tav, Rete dei Cittadini e Comitati, che ha visto la sala piena con la presenza di 130-140 persone. L’assemblea ribadisce la richiesta di una pubblicità reale dei dati sull’inquinamento dei terreni di Trento nord che saranno attraversati dai binari e chiede che gli stessi dati siano controllati dall’Ordine dei medici, che ha collaborato al rapporto Sentieri sui siti inquinati (Il T del 10 marzo) e che avrebbe maggiori caratteristiche di terzietà.
Il presidente della circoscrizione Claudio Geat ha ricordato l’articolo 84 ter del Piano regolatore di Trento che obbliga a fare analisi approfondite di tutti i terreni interessati dall’intervento, anche quelli sotto le rotaie. L’esponente No Tav Elio Bonfanti ha sottolineato che le analisi dei terreni prima della progettazione esecutiva dell’opera sono previste anche dalla condizione 7 della Commissione tecnica Pnrr- Pniec, l’organismo del Ministero della transizione ecologica che ha espresso parere favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto bypass ma subordina il via libera all’ottemperanza di 10 condizioni. Finora gli unici dati resi pubblici sono quelli delle imprese che stanno facendo la bonifica delle rogge demaniali (Il T dell’11 marzo). «E non sono confortanti» rimarca Bonfanti. Altre criticità riguardano l’imbocco del cantiere a Trento sud.
i numeri
di Redazione
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