Il caso

giovedì 9 Novembre, 2023

Cade in depressione dopo uno sputo ricevuto nel corso di un’operazione, agente di polizia assente per tre mesi

di

Il caso risale al 2021 ma è approdato ora in Tribunale, davanti al giudice per le udienze preliminari Marco Tamburrino

Uno sputo costato novanta giorni di prognosi. Per depressione. A mancare dal lavoro un agente di una forza di polizia, rimasto sconvolto dal gesto di una persona, difesa dall’avvocato Giuliano Valer, fermata nel corso di un’operazione.
Il caso risale al 2021 ma è approdato ora in Tribunale, davanti al giudice per le udienze preliminari Marco Tamburrino.
È una delle tante storie che arrivano dal periodo in cui si temeva molto il contagio per Covid: non sono state pochi i casi di sputi o di «minacce di contagio» durante i fermi di polizia. L’episodio specifico, per la precisione, è avvenuto a Trento.

Questa volta, però, l’esito è un po’ diverso. Della possibile paura per il contagio da coronavirus non si è parlato in aula, molto si è detto, invece, sulla diagnosi seguita al fatto che ha portato all’assenza dal lavoro per tre mesi di un tutore dell’ordine.
Emersi forti dubbi tra la «malattia diagnosticata», ossia la forma di depressione, e la «condotta dell’imputato».
Come a dire: un po’ di saliva non può giustificare una prognosi tanto lunga, né un disagio psichico così grave.
Tutto da rifare dunque: l’accusa di aggressione non regge e il giudice ha stabilito di rinviare il tutto in modo che le parti abbiano il tempo per riformulare un’eventuale accusa di ingiuria.

Reato decisamente meno grave e che richiederebbe, per essere provato, anche la presenza di un testimone.
Resta il caso, che non si sa se avrà altri seguiti, di un agente delle forze dell’ordine che si è assentato per un periodo lunghissimo, proprio mentre gli organici di carabinieri, polizia di Stato, ma anche di polizia penitenziaria e dei corpi di polizia locale del Trentino fanno i conti con gravi assenze e faticano ad assicurare tutti i servizi richiesti.

Va detta però una cosa: l’agente non avrebbe potuto assentarsi così a lungo senza un medico che ha firmato una diagnosi che glielo consentisse.