Trento
martedì 24 Settembre, 2024
di Redazione
Assolta perché il fatto «non costituisce reato». È finita la vicenda giudiziaria legata a una cagnolina vittima di percosse, documentate in un video a fine 2021. La sentenza è arrivata nella mattinata di oggi, martedì 24 settembre, davanti al giudice ordinario del tribunale di Trento, che ha dato lettura delle disposizioni. Non si conoscono ancora le motivazioni, che verranno depositate nelle prossime settimane.
La scena del pestaggio di Pallina era diventata virale, invadendo i social. Dopo ore di ricerche, l’animale è stato ritrovato da LAV e consegnato sano e salvo alla Polizia Municipale di Trento. Posta sotto sequestro preventivo, Pallina è stata visitata da un veterinario e accudita in vista di una futura adozione.
Ed è proprio l’associazione animalista la prima a reagire alla notizia dell’assoluzione: «L’esito del processo ci lascia indignati ed insieme ai nostri legali, una volta chiare le motivazioni, valuteremo di proporre appello avverso la sentenza. Chi commette simili gesti, violenti ed ingiustificabili, non deve più poter detenere un animale – dichiara Simone Stefani, responsabile della sede di LAV Trento – le immagini delle percosse subite dalla cagnolina Pallina avevano commosso moltissime persone in ogni parte d’Italia, ci aspettavamo una giusta condanna, non certo un’assoluzione».
Sempre Lav fa sapere che Pallina è stata tempestivamente svincolata dal procedimento penale ed affidata all’associazione, in modo da essere data in adozione e ricominciare una nuova vita. «Non fosse stato così – conclude Stefani- con l’assoluzione sarebbe potuta tornare irrimediabilmente nelle mani di chi l’ha maltrattata. Ed invece Pallina potrà continuare ad essere amata e coccolata nella famiglia che l’ha accolta. Non dovrà rinunciare alle lunghe passeggiate della mattina presto tra i vigneti, che adora, e ai piacevoli sonnellini sul divano. Viene da chiedersi cosa altro deve accadere a Trento per far condannare o almeno processare chi maltratta gli animali, visto che nonostante i video che mostrano in maniera per noi inequivocabile quelle che non abbiamo paura di definire violenze, è stata richiesta l’archiviazione per i pastori che prendono a calci gli agnelli e qui addirittura è stata assolta la picchiatrice di Pallina, perché il fatto non costituisce reato»